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Previdenza, alto il contributo degli immigrati

30/07/2007

Gli immigrati rappresentano una componente strutturale e sempre più rilevante del mercato occupazionale italiano...

Gli immigrati rappresentano una componente strutturale e sempre più rilevante del mercato occupazionale italiano. Il dato emerge dal 2° Rapporto su immigrati e previdenza negli archivi Inps, di cui dà notizia fra gli altri anche Caritas italiana, che ha collaborato allo studio con l'équipe del Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes. Per quanto riguarda le prestazioni a sostegno del reddito, rispetto al totale nazionale i lavoratori stranieri, che sono pari al 7,6% dei lavoratori dipendenti assicurati presso l’Inps, rappresentano il 6,1% dei fruitori di disoccupazione non agricola, il 5% di quella edile, il 6,9% della disoccupazione agricola, il 6,5% della Cassa integrazione e il 2,8% dei trattamenti di mobilità. Gli immigrati, quindi, non sono fruitori di prestazioni previdenziali in misura più elevata rispetto all’apporto fornito in termini di forza lavoro. In generale, anzi, gli immigrati sono beneficiari marginali delle prestazioni a sostegno del reddito e gravano in misura contenuta su queste misure assistenziali, che più che altro contribuiscono ad alimentare. I dati analizzati dal Rapporto Inps si riferiscono alla fine del 2003, quando l’Ue si componeva di 15 Stati. A quella data, i cittadini non comunitari assicurati all’Inps erano 1.471.026. Si tratta, nella quasi totalità, di lavoratori dipendenti da aziende o da famiglie (96,7%), di cui il 4,4% nel settore agricolo, il 22,6% nel settore domestico e il 69,7% negli altri settori. Per quanto riguarda le provenienze, quasi la metà dei lavoratori non comunitari iscritti negli archivi dell’Inps proviene dall’Europa (45,6%, il 96,7% dei quali dall’Europa dell’Est). Seguono l’Africa con il 24%, l’Asia con il 17,1%, l’America con l’11%, gli apolidi con il 2,2% e l’Oceania con lo 0,1%. Sul fronte stipendi, nel corso del 2003 la retribuzione media annua pro capite dei lavoratori dipendenti iscritti all’Inps, italiani e stranieri, è stata di 17.675 euro, corrispondenti a una media mensile di 1.472 euro. La retribuzione media pro capite dei lavoratori dipendenti non comunitari è stata invece di 11.036 euro annui, pari a 785 euro al mese. Quindi nel settore del lavoro dipendente i lavoratori non comunitari percepiscono una retribuzione media inferiore del 37% rispetto a quella complessiva. Nel campo delle pensioni, al 1° gennaio 2006 l’Inps ha registrato in pagamento 285.052 pensioni a cittadini nati all’estero. L’età media dei beneficiari, che supera i 70 anni, induce a pensare che si tratti in misura ridotta dei protagonisti dei nuovi flussi migratori. Attualmente, tra i beneficiari di queste prestazioni prevalgono i cittadini di Paesi a forte immigrazione italiana (come Germania, Francia, Paesi Bassi, Stati Uniti, Canada, Argentina, Uruguay, Libia).

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Pubblicato il: Venerdì, 24 Agosto 2007 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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