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Più soldi per i paesi “accoglienti”

05/04/2012

I nuovi criteri sono stati stabiliti dal Parlamento Europeo

Gli Stati europei promotori di programmi di accoglienza di rifugiati sul proprio territorio potranno potranno contare su maggiori finanziamenti comunitari nel quadro del Fondo europeo per i rifugiati. Lo ha deciso il Parlamento Europeo.
Il nuovo programma di aiuti finanziari punterebbe ad incentivare, in maniera non vincolante, i governi degli Stati Ue - in cooperazione con l'Agenzia Onu per i rifugiati - ad accogliere il maggior numero di persone tra coloro che hanno ricevuto lo status di rifugiato in paesi terzi, dando priorità a donne a rischio, bambini e minori non accompagnati.
Il programma prevede criteri selettivi su base annuale e di connotazione geografica. Per il 2013 priorità sarà dedicata agli iracheni rifugiati in Turchia, Siria e Libano; gli afgani in Turchia, Pakistan e Iran; i somali in Etiopia e i congolesi in Burundi, Malawi, Ruanda e Zambia.
Per i paesi che accolgono rifugiati per la prima volta, gli europarlamentari hanno proposto incentivi finanziari aggiuntivi dal Fondo europeo per i rifugiati, con importi decrescenti nel tempo: 6mila euro a persona per il primo anno; 5mila per il secondo; 4mila per gli anni successivi, in linea con quanto recepiscono oggi gli Stati Ue destinatari dei finanziamenti comunitari.
L'Italia potrà fruire dei finanziamenti mediante l’invio alla Commissione europea, entro il 1° maggio 2012, di una stima del numero di rifugiati previsti per il 2013, anno in cui il nuovo programma entrerà in vigore.

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Pubblicato il: Giovedì, 05 Aprile 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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