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“Più attenzione a famiglie e richiedenti asilo”

31/07/2008

Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Acli, Comunità di S. Egidio e Centro Astalli chiedono di rivedere le norme sui ricongiungimenti familiari e sull’asilo.

Mentre Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Acli, Comunità di S. Egidio e Centro Astalli chiedono di rivedere le norme sui ricongiungimenti familiari e sull’asilo, il Governo proprio domani (01/08)2008) ha all'ordine del giorno l'esame definitivo dei provvedimenti criticati che modificano i ricongiungimenti familiari e le procedure di richiesta di asilo politico. In particolare, le associazioni parlano di “previsioni legislative che creano restrizioni, ostacoli, barriere all’ingresso e al soggiorno proprio di quei cittadini stranieri che si presentano in condizione di particolare vulnerabilità o che intendano ricostituire in Italia l’unità della loro famiglia”. I cinque soggetti autori dell'appello chiedono di “rivedere l’impostazione generale di queste previsioni in modo da garantire l’unità della famiglia anche in migrazione, spesso fondamentale anche in termini di sicurezza.” Per quanto riguarda i richiedenti asilo, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Acli, Comunità di S.Egidio e Centro Astalli affermano che “la necessità di dare segnali rassicuranti al Paese non può andare a discapito di chi è in condizioni di particolare vulnerabilità. Non pare sensato – affermano – procedere a modifiche del D. Lgs. n. 25/2008, che ha recepito una direttiva europea sui rifugiati e richiedenti asilo, e la cui efficacia non è stata neppure ancora sperimentata.” “Se è vero che spetta al mondo politico legiferare in questa materia – conclude una nota di Caritas Italiana – è altrettanto vero che la Chiesa e gli organismi che ad essa si ispirano hanno il dovere di fare appello alla coscienza pubblica e a quanti hanno autorità nella vita sociale, economica e politica, affinché vengano tutelati i soggetti più vulnerabili.”

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Pubblicato il: Lunedì, 06 Ottobre 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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