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Pandemia, lavoratori migranti più colpiti

26/07/2021

Rapporto "Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia"; donne migranti sempre più penalizzate

Il calo dell'occupazione, il parallelo passaggio all'inattività e l'allargamento della povertà legati alla pandemia colpiscono in modo sproporzionato i lavoratori migranti in Italia.
Il dato emerge dall’11° Rapporto "Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia" pubblicato (26/7/2021) dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Attraverso i dati di diverse fonti istituzionali, lo studio restituisce un quadro dettagliato della partecipazione dei migranti al lavoro e al welfare in Italia. Concentrandosi sul 2020, questa edizione dà conto delle prime conseguenze dell'emergenza COVID-19, anche con analisi dedicate alle misure straordinarie messe in campo dal governo.
Gli occupati stranieri in Italia sono 2,3 milioni, circa il 10% del totale, ma il 35% degli occupati spariti nel 2020 (160 mila su 450 mila) sono stranieri. Gli occupati italiani sono calati dell'1,4%, i non UE del 6%, i comunitari del 7,1%. Parallelamente, gli inattivi italiani sono aumentati del 3,1%, i non UE del 15,1%, i comunitari del 18,7%. Le donne straniere sono sempre più penalizzate (-10% di occupate non Ue nel 2020, contro il -3,4% di occupati non UE e -1,6% di occupate italiane) e notevoli differenze si registrano anche tra settori e comunità diverse.
Il rapporto mostra che, a parità di altre condizioni, gli stranieri hanno più probabilità degli italiani di perdere il posto. Il rischio è massimo per le giovani donne straniere, con basso livello di istruzione, occupate in professioni low skill e residenti nel meridione. Lo stesso identikit è anche al vertice della vulnerabilità percepita, quella delle persone che oggi temono di perdere il lavoro.
Intanto, le famiglie in povertà assoluta sono nel 28% dei casi famiglie con stranieri (che però rappresentano meno del 9% delle famiglie in Italia) e l'incidenza di povertà assoluta è al 25% tra le famiglie con almeno uno straniero, mentre tra le famiglie di soli italiani si ferma al 6%. Nelle varie edizioni del reddito di emergenza, la misura di sostegno economico varata durante la pandemia, l'incidenza dei beneficiari non UE oscilla tra il 25% e il 40%, anche se i cittadini non UE sono solo il 6% della popolazione residente.
Oltre all'edizione integrale e alla sintesi delle principali evidenze, sono disponibili online una presentazione interattiva e un cruscotto statistico per navigare tra i dati su assunzioni, cessazioni e occupati.

11° Rapporto annuale "Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia"

Sintesi delle principali evidenze

Presentazione interattiva

Cruscotto statistico

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Pubblicato il: Lunedì, 26 Luglio 2021 - Ultima modifica: Mercoledì, 28 Luglio 2021

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