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Paesi Ocse, immigrati al 12% nel 2006

15/09/2008

Nel 2006 gli immigrati rappresentavano il 12% del totale della popolazione dei Paesi Ocse, il 18% in più rispetto al 2000.

Nel 2006 gli immigrati rappresentavano il 12% del totale della popolazione dei Paesi Ocse, il 18% in più rispetto al 2000, con un aumento degli ingressi in particolare in Irlanda, Finlandia, Austria, Spagna e anche Italia. L'immigrazione legale ha continuato a crescere nel 2006 (+5%), ma più lentamente che negli ultimi due anni (+12% nel 2005 e +18% nel 2004). Le migrazioni familiari sono predominanti. E' quanto rileva l'Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, nel Rapporto annuale sull'immigrazione. Nel 2006, il 60% dei flussi migratori verso i Paesi europei dell'Ocse proveniva dall'Europa. La stessa Europa è stata la destinazione dell'85% dei movimenti migratori provenienti dal Nord Africa, mentre quasi il 60% degli immigrati provenienti dall'Africa subsahariana si è recato in Paesi non europei dell'organizzazione Ocse. Tra i primi Paesi d'origine vi sono la Cina (10,7%), la Polonia (5,3%) e la Romania (4,6%). In genere, i lavoratori immigrati sono pagati in tutti i paesi Ocse meno dei lavoratori locali (in media il 20% in meno).

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Pubblicato il: Martedì, 07 Ottobre 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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