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“Otto stereotipi sulla migrazione”

18/07/2014

Lo studio è del Centro di politica europea della migrazione

“È proprio vero quel che si dice sulla migrazione? Ripensiamo 8 stereotipi”. Questo il titolo di una relazione elaborata e pubblicata dal Centro di politica europea della migrazione (Migration policy centre) insieme all’Istituto universitario europeo di Firenze. “Non abbiamo bisogno di immigrati”, “i migranti rubano i nostri posti di lavoro” o “i migranti per ragioni economiche frodano i nostri sistemi d’asilo” sono alcuni degli stereotipi presi in considerazione. La relazione analizza in modo critico gli otto stereotipi più diffusi in materia di migrazione e asilo confrontandoli con dati empirici.
Ad esempio, rispetto alla diffusa opinione secondo la quale non ci sia bisogno di migranti, gli autori approfondiscono l’analisi delle proiezioni demografiche che indicano un forte trend verso l’invecchiamento della popolazione europea che potrebbe tradursi - in assenza di una compensazione demografica di immigrazione a larga scala - in una riduzione senza precedenti del peso demografico dell’Europa nel mondo, nell’insostenibilità dei sistemi previdenziali e in un livello di competenze arretrato. Inoltre, con riferimento all’opinione che la possibilità di domandare asilo sia usata in modo strumentale dai migranti economici, sono stati analizzati i paesi di origine dai quali provengono i migranti in arrivo via mare. Dai dati a disposizione è emerso che i migranti in arrivo via mare sulle coste italiane provengono prevalentemente da paesi dell’Africa Sub-sahariana, ad eccezione della Tunisia. I principali paesi di origine sono infatti stati come l’Eritrea, la Somalia, la Nigeria, l’Africa Centrale oppure l’Asia (Afghanistan o Pakistan), luoghi caratterizzati da instabilità politica, guerra civile e assenza dello stato.
“L’immigrazione è un settore che plasmerà le modalità con cui l’Europa si evolverà nei prossimi anni”, ha affermato la Commissaria europea per gli Affari interni, Cecilia Malmström. “Dobbiamo indirizzare le nostre politiche – ha aggiunto – basandoci su fatti e dati comprovati e non su impressioni e miti. Lottare contro gli stereotipi sulla migrazione e riconoscere il contributo fornito dai migranti alle nostre società richiede una forte leadership politica. Dobbiamo agire per contrastare l’influsso di posizioni razziste e xenofobe sull’agenda politica dei paesi UE. L’Europa non può permettersi di ignorare i vantaggi dell’immigrazione e compromettere così la ripresa dell’Europa dalla crisi”.

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Pubblicato il: Venerdì, 18 Luglio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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