11/04/2011
La campagna è promossa dal Servizio Europa con finanziamento dal FSE e in collaborazione con Cinformi"Oltre il confine"
Nell’ambito del progetto trasnazionale “Oltre il confine”, il Servizio Europa, con finanziamento del Fondo Sociale Europeo e in collaborazione con il Cinformi, ha promosso alcune iniziative per informare e sensibilizzare la popolazione trentina sul fenomeno della tratta di esseri umani. Oggi, presso la Sala Stampa del Palazzo provinciale, la presentazione del progetto, con l'assessore provinciale alla solidarietà internazionale e convivenza, Lia Giovanazzi Beltrami e la dirigente del Servizio Europa, Nicoletta Clauser. "L’espressione “tratta degli esseri umani” sembra richiamare pratiche ed epoche lontane nel tempo e nello spazio: i dati e l’esperienza mostrano invece come il fenomeno sia una realtà presente, in varie forme, nella nostra società” spiega l'assessore Lia Giovanazzi Beltrami . Il traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento, congiuntamente a quello delle armi e della droga, costituisce infatti uno dei principali mercati illegali su scala mondiale. La tratta delle persone è un fenomeno difficile da sconfiggere, ciò è dovuto non solo alla sua diversificazione e al carattere spesso sommerso dello sfruttamento, ma anche al fatto che le vittime sono frequentemente in una condizione di irregolarità e vengono pertanto spesso stigmatizzate e criminalizzate. Va inoltre sottolineata anche la difficoltà a cogliere le distinzioni tra traffico di migranti e tratta di persone: da una parte, il secondo fenomeno viene confuso con il primo, dall’altra si tende a trascurare il fatto che un percorso iniziato come migrazione irregolare può trasformarsi in sfruttamento e riduzione in schiavitù una volta che la persona è giunta nel paese di destinazione e la condizione di vulnerabilità la porta a cadere in circuiti di assoggettamento".
"Per questo: il documento programmatico per la XIV legislatura, ovvero il Piano convivenza del nostro assessorato - prosegue Lia Beltrami - fornisce importanti spunti in materia di convivenza e solidarietà. Già nel 2008 è stato sottoscritto un protocollo di procedura tra gli attori sociali: Comuni di Trento e di Rovereto, associazioni del privato sociale e unità di strada volontarie, formalizzando così il sistema trentino contro la schiavitù e la tratta di esseri umani e consolidando di conseguenza la rete dei soggetti impegnati in questo settore. Cooperazione e coordinamento tra tutti gli attori coinvolti risultano quanto mai necessari per lo sviluppo di una politica che investa i differenti livelli e ambiti, considerando tutti gli aspetti che riguardano questo fenomeno, dalla prevenzione alle azioni di contrasto fino alla protezione delle vittime. Il lavoro del sistema trentino contro la tratta si esplica in una filiera di azioni realizzata attraverso un programma di assistenza e integrazione sociale finalizzato al raggiungimento di un’autonomia sia economica sia abitativa della vittima di tratta".
Difficile dare una stima di questo fenomeno che, troppo spesso, risulta nascosto, come ha evidenziato in chiusura l'assessore Lia Beltrami: "Esiste, a titolo di esempio, uno studio fatto per la prostituzione esercitata su strada la cui stima, per i Comuni di Trento e Rovereto, è di 224 persone per il 2010, nel 2008 la cifra era di 192. Ma si tratta di un dato limitato e puntuale, riferito ad un ambito preciso. Possiamo però dire, con certezza, che al momento in Trentino non sono stati segnalati casi di traffico di organi".
Più in generale, si può ricordare che l'Organizzazione internazionale del Lavoro nel 2005 ha stimato oltre dodici milioni di persone assoggettate al lavoro forzato o sfruttate in maniera grave: tra questi oltre un milione sarebbero vittime di sfruttamento sessuale. Per quanto attiene all’Europa, le Nazioni Unite nel 2000 rilevavano come le donne avviate alla prostituzione in condizione di grave sfruttamento ammontassero a cinquecentomila, provenienti dai paesi dell’Est europeo e dal continente africano. Svariati miliardi di dollari il volume di affari annuale controllato dalle reti criminali che gestiscono la tratta. Donne e bambini le principali vittime di questo fenomeno. Inoltre, secondo i dati del Ministero dell'Interno si stima che in Italia la tratta di esseri umani costituisca la terza fonte di reddito delle organizzazioni criminali, dopo il traffico di armi e droga. Questo fenomeno si declina in diverse forme di sfruttamento sessuale, lavorativo, per accattonaggio, per servitù, per l'espianto di organi e attività illegali di vario tipo.
Per contrastare, dunque, questo “vergognoso” fenomeno, farlo conoscere alla cittadinanza rendendo note le attività di contrasto attuate dalla Provincia e dalle forze dell’ordine, nonché far emergere eventuali vittime di tratta, in Trentino sono stati scelti diversi percorsi: "Accanto al protocollo di intesa siglato nel 2008 - ha aggiunto la dirigente del Servizio Europa, Nicoletta Clauser - abbiamo rafforzato la rete sul territorio e promosso un corso di approfondimento rivolto agli operatori che ha coinvolto una trentina di esperti del settore, aderendo inoltre ad una iniziativa di cooperazione transnazionale denominata “Oltre il confine”, progetto volto a potenziare gli interventi di lotta alla tratta di esseri umani, promosso in Italia e Romania e cofinanziato dal Fondo sociale europeo nell’ambito del Programma Operativo della Provincia autonoma di Trento 2007 – 2013".
"Oltre il confine" è dunque un momento di riflessione e di sensibilizzazione della popolazione trentina riguardante il fenomeno della tratta, una realtà diffusa e in continua evoluzione, ma, per molti lavoro del sistema trentino contro la tratta si esplica in una filiera di azioni realizzata attraverso un programma di assistenza e integrazione sociale finalizzato al raggiungimento di un’autonomia sia economica sia abitativa della vittima di tratta. La campagna si articola in diversi percorsi: manifesti per informare sul problema, una serie di spot programmati sulle radio a diffusione regionale fra maggio e giugno, una rassegna bibliografica con testi di approfondimento sul tema della tratta allestita presso la Biblioteca Civica “ G.Tartarotti” del Comune di Rovereto (dal 9 aprile al 14 maggio), nonché tre serate di cineforum ad ingresso libero presso la sala conferenze del Mart di Rovereto, con dibattiti e interviste. Le serate di cineforum si apriranno il 15 aprile alle 20 con la presentazione del progetto "Oltre il confine" e alle 20.30 la proiezione del film "Come un uomo sulla terra" a cui seguirà il dibattito; il 29 aprile interverranno in apertura il sindaco di Rovereto Andrea Miorandi e l'assessore provinciale Lia Giovanazzi Beltrami, seguirà alle 20.20 il film "La sconosciuta" e il dibattito; infine il 13 maggio, dopo i saluti istituzionali, alle 20.20 si terrà la proiezione de "Il matrimonio di Lorna" con dibattito e chiusura.