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Nuovi italiani in agricoltura

22/11/2012

Appello della Coldiretti per garantire la legalità combattendo i fenomeni malavitosi

Sono oltre trecentomila gli immigrati che lavorano nelle campagne italiane per continuare a garantire i primati del made in Italy in agricoltura. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti su dati Caritas, diffusa recentemente. L'analisi evidenzia come l’apporto del lavoro straniero sia determinante in agricoltura e rappresenti ben il 23% del totale delle giornate di lavoro dichiarate dalle aziende. I lavoratori immigrati impegnati in agricoltura hanno una età media di 36 anni e per il 71% sono di sesso maschile. Le persone immigrate impiegate nell'agricoltura provengono soprattutto da Romania, India, Marocco, Albania, Polonia, Bulgaria, Tunisia, Slovacchia, Macedonia, Moldavia, Senegal e Ucraina.
“I lavoratori stranieri - precisa la Coldiretti - contribuiscono in modo strutturale e determinante all'economia agricola del Paese”. Quindi l'appello dell'organizzazione è quello di “garantire la legalità per combattere inquietanti fenomeni malavitosi che umiliano gli uomini e il loro lavoro e gettano un’ombra su un settore che ha scelto con decisione la strada dell'attenzione alla sicurezza alimentare e ambientale.”

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Pubblicato il: Venerdì, 23 Novembre 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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