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Nuovi imprenditori nel 2012

29/04/2013

L’8% proviene da un Paese non comunitario e il 5% da un Paese dell’Unione europea

Sono 172mila i neo–imprenditori che hanno aperto un’azienda nel corso del 2012. L'87% dei nuovi imprenditori sono italiani, l’8% provengono da un Paese non comunitario e il 5% da un Paese dell’Unione europea. Oltre la metà dei 172mila neo-imprenditori si sono messi in proprio investendo meno di 5mila euro, ma la crisi e la burocrazia sono ostacoli difficili da superare. E’ quanto emerge dall’analisi realizzata dal Centro studi di Unioncamere sulle nuove imprese attive nel 2012.
Secondo l’indagine, la maggior parte dei nuovi titolari di impresa sono diventati imprenditori dopo che hanno compiuto qualche altra esperienza lavorativa e quindi con un bagaglio di competenze pratiche a sostegno della nuova attività, oltre che delle conoscenze acquisite nel percorso formativo.
Complessivamente, infatti, sono solo poco meno del 13% del totale (comprendendo studenti, casalinghe e disoccupati in cerca di prima occupazione) i nuovi imprenditori che non vantano un'esperienza lavorativa a decidere di mettersi in proprio cercando una soluzione al problema occupazionale.
Al tema degli imprenditori di origine immigrata il Cinformi ha dedicato il video-approfondimento

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Pubblicato il: Lunedì, 29 Aprile 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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