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Minori stranieri non accompagnati, rapporto 2016

28/07/2016

Oltre la metà dei minori stranieri non accompagnati proviene da quattro Paesi: Egitto, Bangladesh, Gambia e Albania

Nel 2014 i minori stranieri non accompagnati contattati o presi in carico dai servizi sociali dei comuni italiani sono stati oltre 13mila, e per la precisione 13.523. Un forte incremento si è registrato complessivamente nell’ultimo biennio (2013-2014), passando dai 9.104 minori stranieri non accompagnati del 2012 ai 9.678 del 2013 e ai 13.523 del 2014, con un incremento complessivo del 48,5% nell’ultimo biennio rispetto al 2012. La fotografia sulla situazione dei minori stranieri non accompagnati in Italia nel biennio 2013/2014 emerge dal VI Rapporto Anci-Cittalia dal titolo “I Comuni e le politiche di accoglienza”.
Nel 2014, più di un terzo dei minori sono stati accompagnati ai servizi sociali territoriali dalle forze dell’ordine (35%), mentre sono il 15% coloro che sono stati accompagnati direttamente dai parenti. Significativa è anche la percentuale di coloro che sono arrivati ai servizi da soli (10,2%). Le altre prevalenti modalità di arrivo dei minori si riferiscono a coloro che sono accompagnati da connazionali (8,2%), segnalati dal Tribunale o dalla Procura dei minori (8%) e coloro che sono segnalati dalla Prefettura (7,3%). Il Comune con il maggior numero di minori non accompagnati al 2014 è Roma (1.960), con un calo del 33,8% rispetto al 2012. Seguono Reggio Calabria (695), Palermo (557), Messina (556) e Catania (532). In provincia di Trento risultano accolti, nel 2014, 82 minori stranieri non accompagnati, mentre in provincia vicina Bolzano risultano accolti 42 minori.
La maggior parte dei minori è prossima alla maggiore età, con una grande predominanza maschile (96%). Al 2014, quasi 6 minori su 10 hanno 17 anni, mentre quasi un quarto 16 anni. Solo l'1% dei 13.523 minori stranieri non accompagnati ha meno di 10 anni.
Per quanto riguarda la provenienza, nel 2014 prevalgono i minori giunti dall’Africa (8.378), con un incremento del 116% rispetto al 2012. In termini percentuali, un forte incremento è stato registrato anche nella quota di minori giunti dai Paesi non appartenenti all’Unione Europea. In dettaglio, oltre la metà dei minori proviene da quattro Paesi: Egitto, Bangladesh, Gambia e Albania (53,8%). A questi seguono i minori provenienti da Eritrea (7,5%), Afghanistan (4,9%), Senegal (4,8%), Mali (4,2%), Somalia (3,7%) e Nigeria (3,6%). Questi primi dieci paesi per provenienza coprono circa l’83% di tutti i minori contattati o presi in carico dai servizi sociali in Italia nel corso del 2014.
I minori stranieri non accompagnati vittime di tratta e di grave sfruttamento contattati/presi in carico nel 2014 sono stati complessivamente 51, in aumento rispetto all’anno precedente, quando erano 29. In prevalenza, i minori soli vittime di tratta e grave sfruttamento sono femmine (nel 57% dei casi), per quasi la metà nigeriani (49%), ai quali seguono i gambiani (9,8%), i ghanesi e romeni (7,8%), nonché gli afghani (5,9%). Le prime cinque nazionalità raggiungono oltre l’80% dei minori riconosciuti vittime di tratta. Rispetto alle tipologie di sfruttamento alle quali in prevalenza i minori sono sottoposti, lo sfruttamento sessuale risulta la modalità prevalente (nel 68,2% dei casi), cui segue uno sfruttamento legato al ricorso alle economie illegali e alla microcriminalità (per il 18,2%) e allo sfruttamento lavorativo (13,6%).

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Pubblicato il: Venerdì, 29 Luglio 2016 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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