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“Migrazioni circolari”

20/07/2011

Gli accordi introducono delle innovazioni riguardanti l’emigrazione dai due paesi

Un accordo in materia di migrazione per motivi di lavoro è stato firmato dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali italiano, Maurizio Sacconi e il ministro del Lavoro, degli Affari sociali e delle Pari opportunità della Repubblica di Albania, Spiro Ksera. Lo scopo è rafforzare e sviluppare la precedente intesa bilaterale sottoscritta nel 2008 tra i due paesi. Il nuovo accordo introduce innovazioni significative volte da un lato a dare una risposta all'impatto economico e sociale dell’emigrazione albanese, attraverso meccanismi di “migrazione circolare” e dall’altro a indirizzare il fenomeno migratorio con programmi di formazione linguistica e qualificazione professionale e con meccanismi di selezione della manodopera albanese che desidera emigrare. Inoltre con l’accordo sottoscritto tra i due ministeri si ribadisce l’importanza della predisposizione, da parte delle autorità albanesi, di liste di cittadini interessati a lavorare in Italia, sulla base dei fabbisogni espressi dal mercato del lavoro italiano e dei criteri indicati dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Un’ulteriore innovazione è rappresentata dall’istituzione di un Ufficio locale di coordinamento del ministero del Lavoro a Tirana che sosterrà le attività di selezione di lavoratori albanesi e gli interventi di cooperazione formativa. L’ufficio avrà il ruolo anche di promuovere le reti delle imprese e degli operatori italiani responsabili dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Un altro accordo firmato di recente dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali italiano è quello con il ministro del Lavoro, della Protezione sociale e della Famiglia della Repubblica di Moldova, Valentina Buliga. L’accordo rinnova la precedente intesa del 2003, con l’obiettivo innanzitutto di dare una risposta al crescente impatto della fuoriuscita di manodopera sul tessuto economico e sociale della Moldova. Anche in Moldova verrà istituito in tal senso un Ufficio locale di coordinamento. I due ministri hanno stabilito inoltre l’attivazione di interventi in favore dei minori moldavi che si trovano in stato di difficoltà per la mancanza di uno o due genitori emigrati all’estero.
Un progetto di “migrazione circolare” viene sperimentato anche in Trentino nel settore dell'occupazione stagionale. Si tratta del progetto denominato “Aeneas Lamiwa - migrazione per lavoro in Africa occidentale”, coordinato da Oim, ministero del Lavoro italiano e ministero del Lavoro ghanese, con finanziamento dell'Unione europea. Il concetto che sta alla base del progetto è la creazione di un approccio coerente alla gestione della migrazione per lavoro in Ghana ma in futuro anche in Nigeria, Senegal e Libia, promuovendo l'immigrazione legale e prevenendo la migrazione irregolare. L'iniziativa è partita sperimentalmente con il Ghana, prevedendo l'impiego dei lavoratori nel settore stagionale in Trentino grazie all'impegno della Coldiretti e dell'assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza.

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Pubblicato il: Mercoledì, 20 Luglio 2011 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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