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Mercato immobiliare, dai migranti 100 miliardi in 12 anni

20/08/2019

I dati del XV Rapporto di Scenari Immobiliari

Negli ultimi 12 anni i cittadini immigrati hanno acquistato 860mila case in Italia per un valore complessivo di 100 miliardi di euro. Un trend in crescita che nei prossimi 10 anni, secondo le stime, è destinato a raggiungere il milione di abitazioni. È quanto emerge dal quindicesimo Rapporto "Immigrati e casa: un mercato in crescita" realizzato da Scenari Immobiliari, Istituto indipendente di studi e ricerche che analizza i mercati immobiliari ed in generale l’economia del territorio in Italia ed in Europa.
Dallo studio emerge che il 21,5% delle persone immigrate abita in una casa di proprietà e nel 2019 vi è stato un incremento delle compravendite del 13,7% rispetto al 2018, per un fatturato stimato a fine 2019 pari a 5 miliardi di euro (+11,1%).
L’incidenza percentuale delle compravendite da parte di immigrati sul totale nel 2019 è circa del 9%. Il 63,5% delle persone immigrate è in affitto, mentre il 7,7% abita presso il luogo di lavoro e il 7,3% alloggia da parenti o altri connazionali. Dopo il picco di vendite del 2007, spiega il Rapporto, le vendite agli immigrati erano via via rallentate, complici crisi e stretta sul credito fino al 2015, quando il mercato ha ricominciato a crescere con un aumento costante.
La domanda dei cittadini immigrati si concentra su case mediamente grandi e in aree di valore medio-basso, comprese in una forbice di prezzo tra i 70mila a 130mila euro. Il 74% degli acquisti si colloca al nord con in testa la Lombardia, che ricopre un quinto del mercato, al centro il 22%, mentre soltanto il 4% è localizzato al sud e nelle isole. Per quanto riguarda la provenienza degli acquirenti, si evidenziano tre grandi gruppi: Est-Europa (59,2%), Cina (12,7%) e India e Paesi limitrofi (12,5%).

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Pubblicato il: Martedì, 20 Agosto 2019

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