Vai menu di sezione

“Le Alpi da trappola per migranti a rifugio”

15/11/2019

Presentato al Brennero il volume comparativo “Alpine Refugees” con i contributi di 38 ricercatori in Italia, Austria e Svizzera

Le Alpi possono essere “rifugio” o “trappola” per i migranti: dipende da come sono regolamentati i flussi migratori, implementate le politiche di inclusione sociale e lavorativa e da come è gestita l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati. È questo il punto di partenza del volume “Alpine Refugees” (Cambridge Scholars Publishing, 2019), pubblicato con il supporto di Euricse, Cantone dei Grigioni e Istituto BAB di Vienna, presentato in anteprima (14/11/2019) al Plessi Museum del Brennero alla presenza degli autori Giulia Galera (Euricse) e Andrea Membretti (Eurac Research) che con Manfred Perlik (Università di Berna) e Ingrid Machold (BAB) hanno curato il testo.
Il volume, al quale hanno contribuito 38 appartenenti a università e centri di ricerca “alpini” riuniti dal 2015 nella rete transnazionale ForAlps - Foreign immigation in the Alps (www.foralps.eu), offre una diversa rappresentazione della questione migratoria in Europa, a partire dal ruolo degli immigrati nelle aree montane e rurali confrontando le realtà di Austria, Italia e Svizzera.
Le Alpi - è l’analisi che emerge dalle 293 pagine del testo - sono ancora terra di emigrazione ma sempre più di immigrazione, sia interna, dei “nuovi montanari”, sia, in misura maggiore, internazionale, innanzitutto da Europa Orientale e Africa.
“Gli immigrati stranieri nelle Alpi - affermano i ricercatori - si dividono essenzialmente in ‘volontari’ (immigrati per lavoro) e ‘forzati’ (richiedenti asilo e rifugiati): i primi ci sono da almeno 20 anni e tengono in piedi interi sistemi produttivi locali (agro-silvo-pastorale, edilizia, turismo, ristorazione, servizi alla persona). I ‘montanari per forza’ sono invece un fenomeno recente, meno numeroso ma che nonostante ciò attira molto di più l’attenzione mediatica.” “Negli ultimi tempi, la distinzione tra le due categorie tende ad essere sempre meno netta, vista la drammatica situazione di molti Paesi di provenienza dei migranti”, ha spiegato Andrea Membretti (Eurac Research).
Guardando ai numeri citati nel volume, al 1 gennaio 2017 gli stranieri residenti nelle Alpi italiane erano circa 350mila (gli italiani oltre 4 milioni). In Trentino-Alto Adige, sempre nella stessa data, c’erano più di 90mila residenti stranieri (circa il 9% della popolazione della regione). I richiedenti asilo e i rifugiati non fanno però parte di questo computo; “calcolare il loro numero - affermano gli autori della ricerca - è molto difficile. È stato fatto riferimento ai residenti in strutture SPRAR e nei CAS: nel 2016 in Italia ne erano stati registrati 125mila. Quasi la metà di questi (40%) era ospitata in aree montane alpine o appenniniche (nello specifico nell’area alpina si contavano 13.000 richiedenti asilo).”
“Dai 27 capitoli di “Alpine Refugees” - si legge in una nota di Eurac - emergono similitudini tra Austria, Italia e Svizzera rispetto alla crescente presenza di stranieri in aree alpine, soprattutto in relazione al mercato del lavoro interno che li richiede, ma anche in virtù delle politiche nazionali di redistribuzione dei richiedenti asilo (e a volte di confino) in zone montane. I tre Paesi condividono anche la difficoltà a pensare a politiche migratorie in grado di includere i migranti a livello locale secondo un approccio che non sia emergenziale e/o securitario, bensì finalizzato alla rivitalizzazione di questi territori. Il panorama delle esperienze locali è comunque variegato e a macchia di leopardo.” “Accanto a discutibili iniziative di accoglienza in aree montane, che hanno innescato fenomeni di grave esclusione sociale, si rilevano alcune esperienze virtuose che sono riuscite a trasformare la spesa in accoglienza in investimento in capitale umano” (riflessione di Giulia Galera – Euricse).

La nota di Eurac Research

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Venerdì, 15 Novembre 2019

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto