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Lavoro non stagionale, i "resti" del 2007

21/07/2008

Con la circolare n. 18 del 17 luglio 2008 del ministero del Lavoro vengono distribuite sul territorio le quote non utilizzate

Con la circolare n. 18 del 17 luglio 2008 del ministero del Lavoro vengono distribuite sul territorio le quote non utilizzate e le quote inserite in riserve nazionali relative al decreto del presidente del consiglio dei ministri del 30 ottobre scorso concernente i flussi d'ingresso per lavoratori stranieri non stagionali per l'anno 2007.

Nella circolare del ministero del ministero del Lavoro, come si può vedere, non sono previste ulteriori quote per il Trentino. Ne abbiamo parlato con Luca Aldrighetti, direttore dell'Ufficio mercato del lavoro della Provincia autonoma di Trento. Dottor Aldrighetti, quali valutazioni possiamo fare riguardo l'assegnazione dei “resti” delle quote 2007 per lavoratori extracomunitari non stagionali che vede il Trentino escluso dalla nuova distribuzione? Va detto che sulla base dei parametri e delle indicazioni ministeriali noi eravamo già coperti come quote, nel senso che secondo i parametri ministeriali sulla larga maggioranza dei settori e delle quote avevamo dei parametri fra numeri di domande e quote già maggiore rispetto al resto d'Italia. Quindi, sulla base di questi parametri numerici, noi eravamo già coperti rispetto al resto d'Italia. Perciò hanno privilegiato le regioni che secondo le loro stime avevano più bisogno dell'assegnazione di quote. Ma al di là delle stime ministeriali, il quadro reale in Trentino evidenziava di fatto la necessità di assegnazione di ulteriori quote? Per quanto riguarda la nazionalità moldava avevamo riscontrato diverse assistenti familiari che erano “restate fuori”. Noi, tra l'altro, avevamo fatto richiesta soprattutto per le moldave; speravo che almeno loro fossero comprese in una redistribuzione di quote, però purtroppo non ci sono state assegnate. Quindi mi dispiace soprattutto per le “badanti” e per le famiglie trentine che rimarranno senza.

Facendo un rapido calcolo, le domande di lavoratrici moldave fatte dalle famiglie trentine e rimaste escluse sono circa 280. Comprendendo anche le altre nazionalità, il numero delle domande escluse sale a quota 580, considerando – va precisato – le richieste per lavoro domestico e quelle per l'assistenza alla persona.

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Pubblicato il: Lunedì, 06 Ottobre 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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