Vai menu di sezione

Lavoro domestico, studio IDOS/Assindatcolf

24/03/2023

Secondo i ricercatori l'attuale numero di colf e badanti non potrà più soddisfare la domanda

“Per coprire il fabbisogno familiare di cura e assistenza domestica in Italia servirebbero fino a 23 mila lavoratori non comunitari l’anno da assumere nei ruoli di colf e badanti, circa 68mila nel triennio 2023-2025.” È quanto emerge dalla ricerca commissionata da Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico e realizzata dal Centro studi e ricerche IDOS.
Lo studio stima, nell’ipotesi mediana, che siano state 1.328.000 le persone che nel 2022 hanno avuto necessità di personale straniero per l’assistenza familiare: circa 651.000 badanti e oltre 677.000 colf e baby-sitter. Tenendo conto delle previsioni di incremento della popolazione anziana, si calcola che questa platea crescerà fino a 1.402.000 persone nel 2025, di cui 687.000 necessiteranno di badanti e 715.000 di colf e altro. Su questa base, il fabbisogno di manodopera straniera aggiuntiva oscillerebbe, per l’intero triennio 2023-2025, tra i 74.000 (ipotesi mediana) e gli 89.000 lavoratori (ipotesi massima, che tiene conto, tra l’altro, anche della fuoriuscita dal mercato dei lavoratori domestici stranieri che nel frattempo raggiungeranno l’età pensionabile), per una media di 25/30.000 nuovi inserimenti annui. Sottraendo la quota che verrebbe coperta da lavoratori stranieri comunitari, il fabbisogno di manodopera aggiuntiva non comunitaria si attesta tra circa 57.000 e 68.000 per l’intero triennio, per una media annua di 19-23.000 nuovi inserimenti dall’estero.

Nota di Assindatcolf

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Venerdì, 24 Marzo 2023

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto