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Lavoro domestico in Italia, il Rapporto annuale Domina

14/01/2020

Calano gli stranieri, aumentano i lavoratori domestici italiani

Sono 859mila i lavoratori domestici regolari in Italia, 53% colf, 47% “badanti”. Tenendo conto anche degli irregolari (stimati al 58%) è possibile stimare un totale di 2 milioni di lavoratori che producono 18,8 miliardi di euro di Valore Aggiunto, pari all’1,2% del PIL italiano. I dati arrivano da Domina, Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico, firmataria del CCNL sulla disciplina del lavoro domestico. L’associazione ha pubblicato a fine 2019 il proprio Rapporto annuale realizzato dall’Osservatorio Nazionale Domina in collaborazione con la Fondazione Leone Moressa. I principali indicatori contenuti nel Rapporto vengono riportati dall’avvocato Massimo De Luca, consulente legale di Domina.

Provenienze dei lavoratori
Si registra un calo fra gli stranieri e un aumento del 29,6% degli italiani, che passano da 190mila a 246mila unità. Oltre il 40% dei lavoratori domestici arriva dall’Est Europa; la seconda componente è quella italiana, con il 28,6% del totale (246mila lavoratori). Seguono Filippine (8%), Sud America (6,8%) e Asia orientale (5,4%).

Retribuzioni e spesa familiare
Sul fronte dei compensi, quasi la metà dei lavoratori domestici riceve meno di 6mila euro annui, poiché molti sono occupati poche ore a settimana. Per i lavoratori domestici regolari, le famiglie italiane hanno speso nel 2018 oltre 7 miliardi di euro, di cui 5,7 miliardi per le retribuzioni, 976 milioni di contributi previdenziali e 421 milioni di TFR. Considerando anche i lavoratori irregolari (stimati), la spesa delle famiglie raggiunge 14,9 miliardi. La gestione “in famiglia” – afferma il Rapporto Domina – consente allo Stato di risparmiare quasi 10 miliardi di euro. Dal punto di vista fiscale, i lavoratori regolari garantiscono un gettito di 1,4 miliardi di euro. Un’eventuale regolarizzazione dei lavoratori in nero – aggiunge Domina – porterebbe alle casse dello Stato altri 2 miliardi di euro.

Scenari futuri
L’incidenza degli anziani – afferma il Rapporto – è destinata ad aumentare, raggiungendo il 26,9% nel 2030 e il 33,8% nel 2055. In base alle elaborazioni dei dati effettuate, le “badanti” passeranno da 402mila del 2018 a 685mila nel 2055, con un aumento del 70%.

Infografiche Rapporto Domina 2019

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Pubblicato il: Martedì, 14 Gennaio 2020 - Ultima modifica: Venerdì, 17 Gennaio 2020

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