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Lavoratori immigrati, "precari e deboli"

21/08/2007

Si aggrava la situazione di precarietà e debolezza lavorativa dei lavoratori immigrati…

Si aggrava la situazione di “precarietà e debolezza lavorativa dei lavoratori immigrati per quanto riguarda la tutela dei diritti assistenziali e previdenziali”.

L’attività ispettiva condotta dall’Inps nel corso del 2005 (oltre 134mila accertamenti), concentrata prevalentemente nelle aziende non agricole con lavoratori dipendenti, ha rivelato la presenza di oltre 62mila lavoratori in posizione irregolare, dei quali l’89% (circa 55mila) sconosciuti all’Istituto. L’incidenza della presenza straniera sui lavoratori in nero (non dichiarati) risulta significativa: il 19,8% è costituito da lavoratori non comunitari (oltre 11mila) e il 5,3% (quasi 3mila) da lavoratori comunitari.

Emerge un trend di crescita del lavoro nero degli stranieri. Nel 2003 rappresentavano quasi il 15% dei lavoratori sconosciuti all’Istituto, con un’incidenza molto più alta rispetto a quella sulle forze lavoro, pari al 9%. Nel 2005 questo dato mostra un netto aumento, raggiungendo il 24%.

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Pubblicato il: Giovedì, 23 Agosto 2007 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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