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Lavoratori immigrati, forte spinta al Pil

12/05/2008

Anche nel 2007 si è avuta conferma della vitalità dell’imprenditoria immigrata: sono state 37.531 le imprese individuali aperte

Anche nel 2007 si è avuta conferma della vitalità dell’imprenditoria immigrata: sono state 37.531 le imprese individuali aperte da persone nate al di fuori dei confini dell’Unione europea. Il dato emerge dal Rapporto Unioncamere 2008. Rispetto all’anno precedente – afferma una nota di Unioncamere – il totale delle imprese individuali gestite da titolari immigrati da Paesi non appartenenti all’Ue è così aumentato di 16.654 unità, raggiungendo il valore di 225.408 unità, l’8% in più rispetto al dato di fine 2006. Il ruolo degli immigrati nell’economia del nostro Paese – continua la nota di Unioncamere – è confermato dall’apporto dato alla creazione di valore aggiunto. Secondo le stime elaborate dal Centro Studi Unioncamere e dall’Istituto Guglielmo Tagliacarne, tale apporto è stato pari nel 2006 al 9,2% del Pil nazionale (era dell’8,8% nel 2005) ma supera l’11% nelle principali regioni d’inserimento: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, cui si affianca quest’anno l’Umbria.

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Pubblicato il: Venerdì, 08 Agosto 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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