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Lavoratori domestici nel mondo

10/01/2013

Il lavoro domestico rappresenta il 7,5% dell’occupazione femminile dipendente in tutto il pianeta

Sono almeno 52 milioni, maggiormente donne, le persone impiegate nel lavoro domestico in tutto il mondo. E’ quanto afferma uno studio dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Il lavoro domestico rappresenta il 7,5% dell’occupazione femminile dipendente in tutto il pianeta, con una percentuale molto più alta in alcune regioni come l’Asia e il Pacifico, l’America Latina e i Caraibi. Tra la metà degli anni '90 e il 2010, i lavoratori domestici sono aumentati di oltre 19 milioni nel mondo; di questi, molti sono migranti. I dati non tengono conto del lavoro domestico dei minori al di sotto dei 15 anni, che secondo le stime dell’Ilo nel 2008 erano intorno ai 7,4 milioni.
Secondo lo studio, nonostante le dimensioni del settore, sono numerosi nel mondo i lavoratori domestici che non godono di buone condizioni lavorative né di una protezione giuridica sufficiente. Solo il 10% dei lavoratori domestici è coperto dalla legislazione generale del lavoro alla pari degli altri lavoratori, mentre oltre un quarto di loro è del tutto escluso dalla legislazione nazionale del lavoro. Oltre la metà dei lavoratori domestici non ha alcun limite alla durata dell’orario di lavoro settimanale secondo la legislazione nazionale, e circa il 45% non ha diritto a periodi di riposo settimanale. Poco più della metà dei lavoratori domestici ha diritto a uno stipendio minimo equivalente a quello degli altri lavoratori. La mancanza di protezione giuridica aumenta la vulnerabilità dei lavoratori domestici, che spesso sono sottopagati rispetto a lavoratori con un’occupazione e orari di lavoro simili. Lo status giuridico precario dei lavoratori domestici migranti e la scarsa conoscenza della lingua e della legislazione li rendono particolarmente vulnerabili ad abusi quali la violenza fisica e sessuale, gli abusi psicologici, il non pagamento dello stipendio, la servitù per debito e condizioni di vita e di lavoro inadeguate.
“Le grandi differenze di stipendio e di condizioni lavorative tra lavoratori domestici e altre professioni nello stesso paese – sostengono i rappresentanti dell’Ilo – evidenziano la necessità che governi, datori di lavoro e lavoratori si adoperino a livello nazionale per migliorare la vita lavorativa di queste persone.”

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Pubblicato il: Giovedì, 10 Gennaio 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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