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La migrazione “equa”

02/07/2014

Per l’Organizzazione internazionale del lavoro va promosso il lavoro dignitoso nei Paesi di origine

Promuovere il lavoro dignitoso nei Paesi di origine affinché la migrazione sia una scelta e non una necessità e aggiornare gli accordi bilaterali e regionali per rispondere ai cambiamenti dinamici della mobilità del lavoro, in particolare per assicurare la protezione economica e sociale dei migranti. La “ricetta” arriva dall'Ilo, l’Organizzazione internazionale del lavoro, nel rapporto “Migrazione equa: un'agenda per l’Ilo”.
Secondo lo studio è fondamentale anche promuovere un sistema multilaterale più efficace e riconoscere il valore del dialogo sociale tra i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori anche dei Paesi di origine e di destinazione.
Il programma strategico che il rapporto pone al centro del dibattito prevede in particolare queste azioni:
- promuovere il lavoro dignitoso nei Paesi d’origine e l’aiuto al ritorno dei lavoratori migranti;
- formulare i programmi di migrazione regolare ed equa nel quadro dei processi di integrazione regionale;
- promuovere accordi bilaterali volti ad una migrazione regolamentata ed equa tra stati membri;
- attuare processi di reclutamento equi;
- contrastare le situazioni inaccettabili;
- attuare un approccio basato sui diritti;
- contribuire al rafforzamento di un’agenda multilaterale basata sui diritti in materia di migrazione e potenziare la collaborazione tra datori di lavoro, lavoratori e governo e aumentare le conoscenze in materia.

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Pubblicato il: Mercoledì, 02 Luglio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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