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L'occupazione in Italia nel 2020

20/11/2012

Gli immigrati svolgeranno lavori sempre meno qualificati senza fare "concorrenza" agli italiani

Nel 2020 i lavoratori immigrati aumenteranno del 45% rispetto al 2010 con circa 900mila occupati in più, mentre l'occupazione italiana resterà costante. I lavoratori immigrati troveranno posti di lavoro prevalentemente nelle professioni meno qualificate (in quasi la metà dei casi) e sostituiranno i lavoratori italiani, per i quali si apriranno spazi nei posti di lavoro più qualificati. Lo afferma la ricerca “Il ruolo degli immigrati nel mercato del lavoro italiano” del Cnel (il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro) e del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. La ricerca evidenzia che ''non c'è effetto concorrenza in termini di perdita del posto del lavoro''. La presenza immigrata infatti – secondo i ricercatori – non ha un ruolo significativo nell'influenzare la probabilità per un lavoratore italiano di perdere l'occupazione entrando nella disoccupazione. Nel caso dei lavoratori immigrati si parla del fenomeno della “sovra qualificazione”, cioè del fatto di disporre, in genere, di un titolo di studio ben superiore a quello richiesto per lo svolgimento del posto di lavoro che occupano. Ciò provoca – secondo lo studio – una segmentazione del mercato del lavoro causata da una imperfetta e parziale “assimilazione” economica degli immigrati. Ciò in parte sarebbe dovuto a fenomeni di discriminazione, di sottoinquadramento e di segregazione in posti di lavoro poco qualificati. "Sono fenomeni - si spiega nello studio - che per ogni singolo immigrato non sembrano attenuarsi più di tanto all'aumentare della propria esperienza e permanenza in Italia, al contrario di quanto sembra succedere in altri paesi".

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Pubblicato il: Mercoledì, 21 Novembre 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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