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L’immigrazione? Non è più un “problema”

12/03/2012

Lo rivela il Rapporto sulla sicurezza di Demos & Pi, Osservatorio di Pavia e Fondazione Unipolis

Rispetto a qualche anno fa, le paure legate alla presenza dei cittadini stranieri in Italia sembrano più contenute. E’ quanto emerge dal Rapporto sulla sicurezza in Italia e in Europa curato da Demos & Pi, Osservatorio di Pavia e Fondazione Unipolis. I dati sono stati raccolti nel mese di maggio del 2011.
Oggi appena il 6% degli intervistati cita l’immigrazione quale primo “problema”. Negli ultimi anni la percentuale aveva superato il 10%, con un picco del 13% nel 2007.
Il tema dell’immigrazione figura oggi al sesto posto della graduatoria, mentre nelle prime posizioni della classifica vi sono la disoccupazione, la qualità dei servizi sociali e sanitari, la criminalità comune, l’ambiente e il suo deterioramento e l’inflazione.
“Gli effetti della crisi – si legge nel Rapporto - non sembrano dunque avere alimentato, nella popolazione, sentimenti di chiusura verso l’esterno, ma nemmeno la percezione dei migranti come concorrenti per il posto di lavoro sembra essersi ampliata”. In questo campo a temere di più i contraccolpi in chiave occupazionale dei flussi migratori sono i cittadini residenti nel Sud. Per quanto riguarda i tratti socio-demografici, tale preoccupazione sembra investire in particolar modo i soggetti meno istruiti, i cittadini residenti in comuni di piccole dimensioni, gli operai e chi è già disoccupato.

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Pubblicato il: Lunedì, 12 Marzo 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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