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L'arte dei “nuovi trentini” protagonista in Kosovo

02/05/2012

Albert Dedja e Dardana Bërdyna, supportati da Michele Tabarelli, hanno vinto il “Premio Creatività”

L'arte dei “nuovi trentini” esce dai confini provinciali e riscuote successo anche al di fuori dell'Italia. Un prestigioso riconoscimento è stato infatti assegnato alla Compagnia teatrale “La Quarta Parete”, che ha partecipato al Festival Internazionale del monologo teatrale “MonoAkt”. La quarta edizione della manifestazione, tenutasi in Kosovo dal 18 al 22 aprile scorsi, ha visto la partecipazione di attori professionisti provenienti da diversi Paesi europei. Per l'Italia si sono recati al Festival, con il sostegno dell'assessorato alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento, Albert Dedja e Dardana Bërdyna, supportati sul piano tecnico da Michele Tabarelli. Sul palco hanno portato il monologo “La misteriosa scomparsa di W” di Stefano Benni, l'opera applaudita pochi giorni prima al Teatro Cuminetti di Trento. Il monologo è stato reinterpretato dalla Compagnia “La Quarta Parete” in chiave drammatica, attraverso un approfondito lavoro di introspezione nel vissuto, nella psicologia e nella sofferenza della protagonista, interpretata appunto da Dardana Berdyna. Il suo personaggio conduce lo spettatore in un viaggio fra passato e presente, fra delirio e poesia, con un atto di accusa ad una società dove non sembra esistere spazio per i deboli, che pagano quindi il pesante prezzo della solitudine. Un monologo portato in scena da “nuovi trentini” in italiano e che, nonostante l'ostacolo della lingua per il pubblico e la critica del Festival in Kosovo, ha vinto il “Premio Creatività” per la ricchezza dei diversi linguaggi artistici, come interpretazione, scenografia, movimenti sul palco e realizzazione tecnica.

La Compagnia teatrale “La Quarta Parete”
E' stata fondata nel febbraio del 2008 dai due artisti albanesi Albert Dedja e Dardana Bërdyna, diplomati all’Accademia delle Belle Arti di Tirana. Terminati gli studi, hanno lavorato per il Teatro Professionista “Aleksander Moisiu” di Durazzo, ma nei primi anni Novanta la mutata situazione politica li ha costretti a lasciare la loro terra e stabilirsi in Italia, a Trento, dove attualmente vivono e svolgono la loro attività artistica. L'esperienza migratoria, che ha caratterizzato profondamente il loro essere artisti, ha generato in loro la necessità di raccontarsi attraverso il linguaggio teatrale per instaurare un rapporto di scambio culturale diretto con le persone.

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Pubblicato il: Mercoledì, 02 Maggio 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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