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L’Italia vista dai “nuovi italiani”

05/12/2011

Secondo il Censis, quasi il 74% degli immigrati pensa che la società italiana sarà sempre più aperta al mondo

A dispetto della crisi economica, per il 65% dei “nuovi italiani” nel 2020 l’Italia sarà sicuramente un Paese più benestante. Lo afferma il Rapporto del Censis 2011 sulla situazione sociale del Paese quando parla del “punto di vista dei nuovi italiani.”
Quasi il 54% degli immigrati considera che le industrie manifatturiere diminuiranno, ma per circa il 79% di loro l’Italia rappresenterà sempre più un polo di attrazione per i turisti e secondo quasi l’84% dei nuovi cittadini il Paese si servirà sempre più di energie alternative. Circa l’83% pensa che il numero degli stranieri continuerà ad aumentare e quasi il 74% che la società italiana sarà sempre più aperta al mondo. Per il 68% degli immigrati gli italiani saranno più solidali, mentre il 63% ritiene che si costruiranno più reti di relazioni personali, di vicinato e di amicizia, che avranno per protagonisti anche gli immigrati.
Per quanto riguarda la valorizzazione del contributo dei nuovi italiani, il Rapporto Censis ricorda che i titolari di impresa nati all’estero sono aumentati dal 2009 al 2011 del 10,7%, mostrando così anche in questi anni di crisi – afferma il rapporto - una vitalità sconosciuta ai cittadini italiani. Gli imprenditori immigrati sono presenti in particolare nei settori delle costruzioni e del commercio al dettaglio.
Rispetto alle prospettive di mobilità economica e sociale dei nuovi italiani, da una recente indagine del Censis emerge che per gli immigrati vivere in Italia è una scelta di vita “solida e soddisfacente”. Il 54% ritiene che l’Italia sia uno dei Paesi al mondo in cui si vive meglio e il 72% pensa che da qui a dieci anni non lascerà l’Italia. Quasi il 46% prevede proprio di acquistare una casa e il 16% di ristrutturare quella in cui vive.

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Pubblicato il: Lunedì, 05 Dicembre 2011 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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