01/07/2016
I cittadini stranieri in Italia sono 5 milioni, appartenenti a circa 200 nazionalitàItaliani e “nuovi italiani”, la fotografia dell'Istat
Al 31 dicembre 2015 risiedono in Italia 60.665.551 persone, delle quali più di 5 milioni di cittadinanza straniera (8,3% dei residenti a livello nazionale, 10,6% al Centro-nord). Lo afferma il Rapporto demografico annuale dell'Istat. Nel corso del 2015, si legge nello studio, il numero dei residenti ha registrato una diminuzione consistente per la prima volta negli ultimi novanta anni: il saldo complessivo è negativo per 130.061 unità. Il calo riguarda esclusivamente la popolazione di cittadinanza italiana – 141.777 residenti in meno – mentre la popolazione straniera aumenta di 11.716 unità. Continua anche la diminuzione delle nascite in atto dal 2008. Nel 2015 i nati sono meno di mezzo milione (-17 mila sul 2014) di cui circa 72 mila stranieri (14,8% del totale).
Il movimento migratorio con l'estero mostra un saldo positivo di circa 133 mila unità, seppure in flessione rispetto agli anni precedenti. Restano stabili le iscrizioni dall'estero, pari a 280.078 e per il 90% riferite a stranieri. Le cancellazioni per l'estero sono invece in aumento, superano le 100 mila per gli italiani (di nascita e naturalizzati) mentre sono quasi 45 mila per gli stranieri.
Circa 200 nazionalità presenti nel Paese
Sono circa 200 le nazionalità presenti in Italia; per oltre il 50% (oltre 2,6 milioni di individui) si tratta di cittadini di un Paese europeo. Gli Stati africani sono rappresentati per un ulteriore 21%, prevalentemente da cittadini di Paesi dell'Africa settentrionale (13,3%) e occidentale (6,1%); più o meno la stessa quota sul totale (20%) spetta ai cittadini dei paesi asiatici (circa 1 milione di persone per entrambi i continenti). Il continente americano conta meno di 400 mila residenti in Italia (7,5%), quasi tutti cittadini di Paesi dell'America centro meridionale (7,2%). Completano il panorama, con percentuali molto esigue, i cittadini dell'Oceania e gli apolidi. Le prime dieci cittadinanze in ordine di importanza numerica da sole raggruppano quasi il 65% del totale dei residenti stranieri (3.245.908 individui), le prime cinque quasi il 51% (2.558.625). La collettività più numerosa è quella rumena con 1.151.395 residenti, il 22,9% del totale. Seguono i cittadini dell'Albania (467.687, il 9,3%), del Marocco (437.485, l'8,7%), della Cina (271.330, il 5,4%) e dell'Ucraina (230.728, il 4,6%). Le diverse collettività mostrano modelli insediativi molto differenti tra loro, con riferimento alla distribuzione sul territorio, alla composizione per genere, alla dimensione dei nuclei familiari e spesso anche all'attività lavorativa svolta nel Paese (tanto che per alcune collettività si parla di vere e proprie "specializzazioni produttive").
Se in generale la presenza straniera si concentra nelle regioni del Centro-nord, non mancano casi particolari, come quello della collettività ucraina che ha una storia migratoria relativamente recente ed è composta per quasi l'80% da donne breadwinner10 in età adulta (intorno ai 50 anni). Quasi il 20% dei cittadini ucraini risiede in Campania, in particolare nelle zone del napoletano e limitrofe.
Sempre più nuovi cittadini italiani
Prosegue la crescita delle acquisizioni di cittadinanza: ammontano a 178 mila i nuovi cittadini italiani nel 2015. con un consistente incremento rispetto al 2014 (+37%). Il 20,4% di quanti hanno acquisito la cittadinanza italiana nel 2015 ha come cittadinanza di origine quella albanese, il 18,4% quella marocchina, solo il 7,6% quella rumena. Fra le altre collettività che nel 2015 hanno fatto registrare un numero consistente di acquisizioni della cittadinanza italiana sono da segnalare quella indiana (3,6% del totale delle acquisizioni del 2015) e la bengalese (3,4%) - entrambe con quasi quattro nuovi cittadini italiani ogni cento residenti - quelle provenienti da Pakistan, Perù e Tunisia (circa il 3% del totale per ognuna) con circa cinque nuovi cittadini italiani ogni cento residenti delle stesse nazionalità.