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Italia, immigrazione in calo

13/12/2010

Il saldo dei nuovi iscritti in anagrafe nel primo semestre del 2010 è di -40% rispetto al 2007

Nel 2010 la Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) registra un notevole rallentamento dei flussi netti di immigrati in arrivo in Italia: il saldo dei nuovi iscritti in anagrafe nel primo semestre del 2010 è di 100mila unità in meno (-40%) rispetto a quanto osservato nello stesso periodo del 2007 (epoca precrisi). La contrazione di nuovi ingressi afferma l’Ismu – dovuta all'azione frenante innescata dalla difficile congiuntura economica, non toglie comunque vivacità al fenomeno: al 1° gennaio 2010 gli immigrati in Italia sono 5,3 milioni di unità (regolari e non), di cui 5,1 milioni provenienti dai così detti Paesi a forte pressione migratoria, circa 500mila in più rispetto al 2009. La nazionalità più numerosa è quella romena con un milione e 112mila unità (il 22% del totale), seguita dall'albanese e dalla marocchina (586mila e 575mila). Parallelamente – afferma poi la Fondazione – c'è un vero e proprio boom di minori residenti in Italia: in base alla stime Ismu al 31 dicembre 2010 sono quasi 1 milione 24 mila (triplicati da inizio 2003, anno in cui erano “solo” 353mila). Tra i minori residenti al primo gennaio 2010, più della metà risulta nata in Italia. Diminuiscono gli irregolari che sono 544mila, 16mila in meno rispetto a quanto stimato da Ismu al primo agosto 2009. Sul lavoro, nonostante la crisi economica, si registra un aumento dell’occupazione immigrata pari a 183mila unità (+10% rispetto al 2009). Ma al contempo cresce il tasso di disoccupazione che è passato dal 10,5% del primo trimestre 2009 al 13% del primo trimestre 2010. Diminuiscono i tassi di criminalità degli immigrati: elaborazioni Ismu dimostrano che il numero dei denunciati stranieri è diminuito del 13,9% passando dai 302.955 del 2008 ai 260.883 del 2009.

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Pubblicato il: Lunedì, 13 Dicembre 2010 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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