Vai menu di sezione

Istat, non comunitari sempre più “stabili”

04/10/2016

Sono sempre più numerosi anche i cittadini non comunitari che ogni anno diventano italiani

Sono per la precisione 3.931.133 i cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia al 1° gennaio 2016, numero sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente. La maggior parte proviene da Marocco (510.450), Albania (482.959), Cina (333.986), Ucraina (240.141) e India (169.394). E' quanto emerge dai dati pubblicati dall'Istat.
La presenza di cittadini non comunitari risulta sempre più stabile sul territorio. Continuano infatti a crescere i soggiornanti di lungo periodo, che passano da 2.248.747 (56,3% sul totale) nel 2015 a 2.338.435 nel 2016 e rappresentano il 59,5% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti. Sono sempre più numerosi i cittadini non comunitari che ogni anno diventano italiani: da meno di 50 mila nel 2011 a quasi 159 mila nel 2015. Il numero maggiore di acquisizioni di cittadinanza riguarda migranti albanesi (35.134) e marocchini (32.448), che insieme rappresentano oltre il 42% delle acquisizioni.
Tra il 2014 e il 2015 sono diminuite le acquisizioni per matrimonio, dal 14% al 9%. Per le donne si passa dal 25% al 16%. Il 42% di coloro che hanno acquisito la cittadinanza italiana nel 2015 ha meno di venti anni. Cresce il numero di chi acquisisce la cittadinanza per trasmissione dai genitori o perché, nato in Italia, al compimento del diciottesimo anno di età sceglie la cittadinanza italiana: da circa 10 mila nel 2011 a oltre 66 mila nel 2015.
Per quanto riguarda i nuovi ingressi, lo scorso anno si registra un calo significativo di quelli per motivi per lavoro, ovvero di 35.212, pari a –62%.
Continua a ritmi sostenuti la crescita dei permessi per asilo e protezione umanitaria (+19.398 ingressi, pari a +40,5%) che nel 2015 arrivano a rappresentare il 28,2% dei nuovi ingressi (19,3% nel 2014, 7,5% nel 2013). I principali paesi di origine delle persone in cerca di asilo e protezione internazionale sono Nigeria, Pakistan e Gambia che insieme coprono il 43,8% dei flussi in ingresso per questa motivazione.

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Mercoledì, 05 Ottobre 2016 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto