08/10/2014
1.190 gli atleti non comunitari che possono essere tesserati da società sportive italianeIngresso atleti stranieri
Sono 1.190 gli atleti stranieri che possono fare ingresso in Italia per la stagione 2014/2015. E’ quanto stabilito con un decreto adottato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Tale quota verrà ripartita dal Coni tra le varie federazioni sportive nazionali. Sono possibili sia gli ingressi di sportivi per lavoro subordinato o autonomo, sia i tesseramenti di stranieri già in Italia con regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro o per motivi familiari (fatte salve le norme che regolano i vivai giovanili). Gli atleti tesserati da una fsn per una stagione sportiva, se riconfermati nella successiva, dovranno corrispondere a una nuova quota. Tale tetto numerico non si applica invece agli allenatori e ai preparatori atletici.
La procedura
La procedura per l’ingresso di sportivi stranieri è stata recentemente riepilogata dal Coni con la circolare del 16 aprile 2014, con la quale sono state anche fornite indicazioni di carattere pratico, consultabile sul sito Coni. La circolare precisa che nell’ambito della quota massima fissata dal decreto possono fare ingresso gli sportivi non appartenenti alla UE impegnati nell’attività agonistica di alto livello. Le società sportive che vogliono far entrare in Italia e assumere atleti non comunitari devono inviare una proposta di contratto di soggiorno (modello SP) e una specifica richiesta di dichiarazione nominativa di assenso per lavoro subordinato/sport alla federazione sportiva nazionale di riferimento. La fsn, accertati i requisiti della Società necessari per l’autorizzazione al tesseramento dello sportivo straniero, provvederà a trasmettere la proposta di contratto di soggiorno e la richiesta di dichiarazione nominativa d’assenso al lavoro subordinato/sport al Coni – Area Sport e Preparazione Olimpica.
Il Coni, recepita la richiesta della società sportiva tramite la federazione di appartenenza, effettuati i controlli di rito, accertata la disponibilità delle quote e acquisito il nulla osta della Questura, emetterà la “dichiarazione nominativa d’assenso” e la inoltrerà via fax o via mail esclusivamente alla Rappresentanza diplomatica e allo sportello unico territorialmente competenti. Per motivi di sicurezza, non sarà possibile per lo sportivo entrare in possesso di detto documento.
Lo sportivo straniero entro 8 giorni dal suo ingresso in Italia dovrà presentarsi allo Sportello unico competente per sottoscrivere il contratto di soggiorno (in Trentino presso il Cinformi), richiedere il codice fiscale e il modulo relativo alla richiesta di permesso di soggiorno.
La Società richiedente dovrà assolvere gli obblighi riguardanti l’assunzione utilizzando il modello “Unilav”. Se l’ingresso riguarda un minore, alla richiesta di dichiarazione di assenso deve essere allegata l’autorizzazione rilasciata dalla Direzione territoriale del lavoro competente, sulla base dell’istruttoria effettuata dalla federazione sportiva corrispondente. La circolare del Coni del 28 luglio 2011 ha chiarito che l'età minima per l'ammissione al lavoro è fissata al momento in cui il minore ha concluso il periodo d'istruzione obbligatoria e, comunque, non può essere inferiore ai 15 anni compiuti.
Anche per gli sportivi stranieri che sono chiamati a svolgere prestazioni sportive di lavoro autonomo, a titolo professionistico o dilettantistico, è richiesta l’esibizione della dichiarazione nominativa d’assenso rilasciata dal Coni che, corredata di nulla osta espresso dalla Questura territorialmente competente, dovrà indicare le generalità dell’atleta, la disciplina sportiva prescelta, gli estremi ed il recapito della società di destinazione