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"In sicurezza?"

14/07/2009

“Il ‘pacchetto sicurezza’ approvato in Parlamento rende la nazione più insicura introducendo la discriminazione tra persone in base alla distinzione di condizioni personali e sociali.

Ciò è in contrasto con l’art. 3 della Costituzione Italiana.” Ad affermarlo sono i sottoscrittori di un appello contro il “pacchetto sicurezza” diffuso oggi. I firmatari criticano, tra i vari punti, il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. “Chi cerca futuro o pane – si legge nell’appello – non è, di per sè, un potenziale delinquente … e che fine farà tutto il lavoro svolto in questi anni per armonizzare il diritto con l’accoglienza per promuovere l’integrazione? I sottoscrittori chiedono al mondo della politica sostanziali modifiche alla legge appena approvata e non solo a favore di “colf” e “badanti”; chiedono poi, tra l’altro, di favorire le iniziative di relazione e integrazione in nome della tutela dei diritti umani e di indagare sul destino delle persone rimpatriate. L’appello è promosso da Punto d’incontro, Cnca Trentino, Fondazione Comunità Solidale, Acli, Cgil, Volontari di strada, Unimondo, Fondazione Migrantes, Caritas Diocesana, Apas, Villa S. Ignazio, GrIS, Centro Missionario Diocesano, Comunità di San Francesco Saverio, Mensa della Provvidenza-frati Cappuccini, Casa della Giovane, Fiopsd, Commissione Giustizia e Pace, Pastorale Sociale del Lavoro.

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Pubblicato il: Lunedì, 17 Agosto 2009 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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