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Imprese, “gli immigrati volano”

06/12/2013

L'energia imprenditoriale dei nuovi cittadini fra gli ingredienti per la "ripartenza" dell'Italia

“L'impresa immigrata è ormai una realtà vasta e significativa nel nostro Paese.” Lo afferma il Censis, Centro studi investimenti sociali, nel 47° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2013 presentato stamane (6 dicembre 2013). Sono quasi 380mila gli imprenditori stranieri che lavorano in Italia: +16,5% tra il 2009 e il 2012, +4,4% solo nell'ultimo anno. L'imprenditoria straniera rappresenta l'11,7% del totale. Si concentra nelle costruzioni (il 21,2% del totale) e nel commercio al dettaglio (20%). Di fronte alla crisi che sta colpendo i negozi italiani, che dal 2009 sono diminuiti del 3,3%, gli stranieri sono invece cresciuti del 21,3% nel comparto al dettaglio (dove gli esercizi commerciali a titolarità straniera sono 120.626) e del 9,1% nel settore dell'ingrosso (21.440). Quanto alla nazionalità dei proprietari, oltre 40mila negozi sono gestiti da cittadini originari del Marocco e più di 12mila da cittadini di origine cinese. Sono 85mila i cittadini stranieri che lavorano in proprio e hanno dipendenti italiani e/o stranieri. Negli ultimi quattro anni, mentre gli italiani diminuivano del 3,6%, sono aumentati del 14,3%. Si tratta soprattutto di artigiani, mediamente più giovani degli italiani.
Secondo il Censis, l'energia imprenditoriale dei nuovi cittadini è fra gli ingredienti per la “ripartenza” dell'Italia. “Quel fervore – afferma il Censis – che ha fatto da 'sale alchemico' ai tanti mondi vitali che hanno operato come motori dello sviluppo degli ultimi decenni si intravede nella lenta emersione di processi e soggetti di sviluppo che consentirebbero di andare oltre la sopravvivenza. Si registra una sempre più attiva responsabilità imprenditoriale femminile, l'iniziativa degli stranieri, la presa in carico di impulsi imprenditoriali da parte del territorio, la dinamicità delle centinaia di migliaia di italiani che studiano e/o lavorano all'estero e che possono contribuire al formarsi di una Italia attiva nella grande platea della globalizzazione.”

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Pubblicato il: Venerdì, 06 Dicembre 2013 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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