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Immigrazione, "siamo in un limbo"

07/02/2008

Il segretario generale della Cgil ha definito la situazione attuale come una sorta di "limbo". Pochi giorni dopo la caduta del governo...

Il segretario generale della Cgil ha definito la situazione attuale come una sorta di "limbo". Pochi giorni dopo la caduta del governo, la Cgil nazionale e la Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale hanno promosso ieri (6 febbraio) un seminario intitolato "Immigrazione e Lavoro". "Bisogna – ha detto il Segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani – ripartire pazientemente dai principi; il primo è che l'immigrazione è un fenomeno strutturale e permanente delle società moderne; l'idea che sia un male va sconfitta, prima di tutto culturalmente”. E anche le soluzioni – secondo Epifani – devono essere strutturali, "non pasticciate, non in contrasto con i principi della Costituzione". Quanto al sentimento di paura, Epifani ritiene che se ne debba tener conto, cercando di rimuoverlo alle radici con risposte in termini di sicurezza, legalità e rispetto dei diritti. Secondo Pietro Soldini, responsabile per le politiche dell'immigrazione della Cgil nazionale, durante il periodo di ordinaria amministrazione del governo bisogna dare qualche risposta. A partire dal decreto flussi, "esaminando tutte le 700mila domande presentate nel 2007 e accogliendole qualora abbiano i requisiti richiesti, anche se dovesero superare il tetto stabilito". Per Soldini bisogna, tra l'altro, estendere l'art.18 della Turco- Napolitano, che riguarda lo sfruttamento sessuale, a tutti i casi di sfruttamento lavorativo. Soldini ha affrontato infine il problema del rinnovo dei permessi. Soldini ha affermato che un milione di immigrati non hanno ancora avuto risposta e non possono esercitare i loro diritti. "Se i permessi di soggiorno durassero il doppio – ha detto Soldini – sarebbe un atto di giustizia per gli immigrati e uno sgravio per gli uffici pubblici". E sulla questione permessi è intervenuta anche Marcella Lucidi, sottosegretario al ministero dell'Interno, affermando che il ministro ha appena firmato una direttiva per arrivare a una semplificazione dei rinnovi, fondata su una più stretta collaborazione degli enti locali e delle questure. Per quanto riguarda lo sfruttamento – ha aggiunto la Lucidi – già quest'estate il ministero aveva dato indicazioni per un'estensione dell'articolo 18. Sul decreto flussi il sottosegretario ha assicurato che le domande verranno esaminate, fermo restando il vincolo numerico che era stato stabilito.

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Pubblicato il: Martedì, 03 Giugno 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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