25/10/2018
Una persona su trenta, nel mondo, è un migrante. Si tratta, nel complesso, di 288 milioni di persone sull’intera popolazione mondiale.
25/10/2018
Una persona su trenta, nel mondo, è un migrante. Si tratta, nel complesso, di 288 milioni di persone sull’intera popolazione mondiale.
Fenomeno migratorio nel mondo
Una persona su trenta, nel mondo, è un migrante. Si tratta, nel complesso, di 288 milioni di persone sull’intera popolazione mondiale, giunta a quota 7 miliardi e 600 milioni. In percentuale, i migranti sono il 3,4% di tutti gli esseri umani del pianeta. L’81,6% dei migranti è rappresentato da abitanti del Sud del mondo e nella maggioranza dei casi (circa 230 milioni) si tratta di migranti economici e loro famigliari. In aumento anche il numero dei migranti forzati, saliti a 68,5 milioni nel 2017, 2,4 milioni in più rispetto all’anno precedente. Contrariamente a quanto comunemente si crede, nel mondo l’accoglienza dei rifugiati grava in misura massiccia sui Paesi in via di sviluppo; i primi tre sono, nell’ordine, Turchia, Pakistan e Uganda. Se invece si considera l’incidenza dei rifugiati sulla popolazione residente, il primato spetta al Libano, seguito dalla Giordania e dalla Turchia.
Immigrazione in Europa e in Italia
Secondo la Commissione parlamentare “Jo Cox” sull'intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio, l’Italia è il Paese al mondo con il più alto tasso di disinformazione in materia di immigrazione. L’Istituto Cattaneo rileva, inoltre, che gli italiani sono i cittadini europei con la percezione più lontana dalla realtà riguardo il numero di stranieri che vivono nel Paese.
Partendo da uno sguardo “allargato”, in Europa i cittadini stranieri sono 38,6 milioni (di cui 21,6 non comunitari) e incidono per il 7,5% sulla popolazione complessiva. In tale quadro, l’Italia non è il Paese con il più alto numero di immigrati né quello che ospita più rifugiati e richiedenti asilo. In Italia, nel 2017 vi sono – dati Istat – 5.144.000 residenti stranieri. Il Paese è preceduto dalla Germania (9,2 milioni) e dal Regno Unito (6,1 milioni). Guardando all’incidenza dei cittadini stranieri sul totale della popolazione, l’Italia (8,5%) si colloca non solo dietro Germania e Regno Unito, ma anche alle spalle di diversi Paesi più piccoli fra i quali Cipro, Austria, Belgio e Irlanda. Il primato relativo all’incidenza dei migranti sulla popolazione spetta però al Lussemburgo, dove gli stranieri sono quasi la metà dei residenti (47,6%).
Tornando all’Italia, gli stranieri residenti sono per il 52% donne e provengono da 200 Paesi del mondo; nella metà dei casi si tratta di un Paese europeo. Le comunità più numerose sono originarie di Romania, Albania e Marocco. Il Centro-Nord è l’area del Paese dove risiede il maggior numero di cittadini stranieri (83,1%) e in questa stessa area domina il Nord-Ovest (33,6%).
Guardando ai migranti forzati, l’Unhcr (Agenzia Onu per i Rifugiati) stima in 354.000 i richiedenti asilo e titolari di una qualche forma di protezione internazionale presenti in Italia. Si tratta dello 0,6% della popolazione del Paese. Il numero assoluto colloca l’Italia al terzo posto nell’UE dopo la Germania e la Francia, ma l’incidenza dei richiedenti/titolari di protezione internazionale sulla popolazione è in linea con la media comunitaria; davanti all’Italia si collocano Svezia, Austria, Malta, Germania, Cipro e Grecia.
Sintesi quadro trentino
Nel 2017 sono 46.929 i residenti stranieri in Trentino. L’incidenza sulla popolazione è dell’8,7%, mentre la componente femminile è maggioritaria attestandosi al 53,4%. Le prime comunità fra gli stranieri residenti sono originarie di Romania (22%), Albania (11,9%) e Marocco (8%). I principali motivi dei permessi di soggiorno sono nell’ordine famiglia (48,1%), lavoro (23,4%) e protezione internazionale (21,3%). In tema di asilo, all’11 ottobre 2018 sono 1.449 i richiedenti/titolari di protezione internazionale accolti in Trentino, alloggiati in 72 comuni sul territorio provinciale. Le prime nazionalità di provenienza sono Nigeria, Pakistan, Mali, Gambia, Senegal, Ghana, Guinea, Costa d’Avorio, Bangladesh e Togo (dati Cinformi).