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Immigrazione, l'appello dell'Oim

22/01/2015

“Servono un maggiore sforzo politico e il coraggio di contrastare la preoccupante ascesa della xenofobia”

“Intervenire immediatamente per salvare le vite dei migranti e per interrompere il traffico di esseri umani che, speculando sulla disperazione, guadagna enormi somme di denaro.” L'appello è stato lanciato dall'Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, in occasione della recente Giornata internazionale del migrante.
“I dati dell’Oim – afferma l'organizzazione – dimostrano come siano sempre più numerosi i migranti che perdono la vita durante i pericolosi viaggi intrapresi nella speranza di migliorare le proprie condizioni di vita e quelle dei propri famigliari. Circa 5mila migranti hanno perso la vita in mare, nei deserti, sulle montagne. Il 2014 è stato l’anno peggiore che si ricordi, con circa il doppio di vittime rispetto all’anno precedente. Il numero più alto di vittime – aggiunge l'Oim – è stato registrato nel Mediterraneo, dove più di 3mila persone sono affogate dopo essersi imbarcate su natanti fatiscenti. Oltre 540 migranti sono morti nella Baia di Bengali e almeno 307 hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il confine tra Messico e Stati Uniti.”
Secondo l'Oim è necessario “affrontare i motivi alla base di questa ‘migrazione della disperazione’ e agire in modo coerente e concertato, con un maggiore sforzo politico e con il coraggio di contrastare la preoccupante ascesa della xenofobia”.
Con 33.3 milioni di sfollati interni e 16,7 milioni di rifugiati, il numero di persone in fuga dalla violenza e dai conflitti nel mondo è oggi il più alto dai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

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Pubblicato il: Venerdì, 23 Gennaio 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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