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Immigrazione e imprenditoria

13/07/2015

L’imprenditoria immigrata contribuisce in Italia a bilanciare la lieve ma progressiva contrazione della base imprenditoriale autoctona

Crescono nel 2014 le imprese condotte da lavoratori immigrati in Italia e superano la soglia del mezzo milione di unità, raggiungendo la cifra di circa 525mila imprese. Rappresentano l’8,7% del totale delle imprese registrate nelle Camere di Commercio italiane. Due terzi delle imprese dei cittadini immigrati si concentrano al Centro-Nord, dove incidono per il 10,1% sul totale delle imprese.
Anche nel 2014 la crescente diffusione dell’iniziativa imprenditoriale immigrata contribuisce a bilanciare la lieve ma progressiva contrazione della base imprenditoriale autoctona, duramente provata dalla crisi. Queste le anticipazioni del Rapporto immigrazione e imprenditoria 2015 che il Centro studi e ricerche Idos sta curando con il supporto della Confederazione nazionale artigianato e piccola e media impresa e di MoneyGram.
Il rapporto, che verrà presentato nell'autunno 2015, evidenzia che rispetto al 2013 le nuove iscrizioni sono aumentate di oltre 4mila unità nel caso delle imprese guidate dagli immigrati e diminuite di quasi 18mila unità nel caso di quelle avviate da nati in Italia.
Secondo il rapporto, in 6 casi su 10 gli imprenditori immigrati operano nel commercio e nell’edilizia, ma forte è la crescita anche nei comparti noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese, dove si registrano 3.500 imprese in più nel 2014 e in quello ristorativo-alberghiero, con 2.900 imprese in più. A capo delle imprese individuali si trovano in particolare cittadini marocchini e cinesi, ma sono i bangladesi a distinguersi per l’incremento maggiore. Notevole è stato anche l’aumento dei cittadini pakistani e dei nigeriani.
Sempre più spesso, inoltre, anche i migranti avviano forme d’impresa più complesse e strutturate sotto l’aspetto societario: se in 8 casi su 10 le attività da loro controllate sono costituite come imprese individuali, a crescere in termini relativi sono soprattutto le società di capitali (+14,5% sul 2013), arrivando alla fine del 2014 a coprire oltre un decimo del totale (10,8%).

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Pubblicato il: Martedì, 14 Luglio 2015 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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