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Immigrati a rischio povertà

06/08/2012

Poco meno della metà degli individui che vivono in famiglie con stranieri è a rischio povertà

Le persone straniere che vivono in Italia sono le più a rischio povertà, soffrono maggiormente di disagio abitativo e sono pagate due terzi rispetto a quelle italiane. Le famiglie che dichiarano più frequentemente di avere difficoltà ad arrivare a fine mese sono quelle marocchine, tunisine e albanesi. E’ quanto emerge dal rapporto sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale relativo agli anni 2011-2012, realizzato dalla Commissione di Indagine sull'Esclusione sociale (CIES). La ricerca inquadra in particolare gli anni della crisi e individua alcuni gruppi più deboli: i giovani, gli immigrati e i lavoratori poco qualificati, categorie considerate minacciate dall’aggravarsi della disoccupazione. Secondo la ricerca, quasi il 59% dei cittadini stranieri in Italia vive in affitto contro il 16% di quelli italiani. Solo il 21,9% degli immigrati vive in case di proprietà, contro il 71,6% delle famiglie italiane. Le persone straniere abitano in case di qualità più scarsa e maggiormente sovraffollate. Circa un terzo delle famiglie di stranieri si trova in condizioni di difficoltà economiche. Il divario con gli italiani al centro e al nord è di circa 4 volte in più, mentre è più ridotto verso il sud. Riguardo al reddito, quello di un cittadino straniero è di poco più di due terzi rispetto a quello di un italiano. La differenza diminuisce per i lavoratori autonomi. Chi si mette in proprio guadagna in media tra il 74,5% e l'81% rispetto un suo collega italiano. In definitiva poco meno della metà degli individui che vivono in famiglie straniere è a rischio povertà (49,1%) contro il 32,7% di quelli in famiglie miste e il 17,4% di chi vive in famiglie di soli italiani. Al sud chi vive in famiglie con almeno uno straniero è a rischio povertà per il 64,2% che diventa 74% in una famiglia composta solo da stranieri.

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Pubblicato il: Lunedì, 06 Agosto 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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