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Il quadro definitivo della “regolarizzazione”

16/10/2012

Ecco cosa prevede la "fase due" della procedura in Italia e in Trentino

Si è conclusa alle ore 24 del 15 ottobre la procedura, tutta sul web, per la presentazione della dichiarazione di emersione del rapporto di lavoro irregolare a favore di lavoratori stranieri. Le domande generate alla mezzanotte dal sistema informatico sono state 134.576.
Ora – fa sapere il Viminale – il sistema informatico del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, nel rispetto dell’ordine cronologico di ricezione, invierà le domande allo Sportello unico per l'Immigrazione che provvederà ad acquisire dalla questura e dalla Direzione territoriale del lavoro i previsti pareri sulla dichiarazione di emersione.
Ricevuti i pareri, lo Sportello convocherà le parti per gli ulteriori adempimenti.

I dati definitivi della “regolarizzazione”
Sono 141.498 i moduli compilati alle ore 24 del 15 ottobre attraverso il sistema informatico del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno nell'ambito della cosiddetta “regolarizzazione”. I moduli inviati sono invece 134.576. Le domande importate sono invece 128.589. Tra i moduli inviati, 115.969 riguardano datori di lavoro domestico e 18.607 datori di lavoro subordinato in altri settori.
Ricordiamo che i “moduli compilati” sono le richieste compilate ma non ancora tutte inviate; i "moduli inviati" sono le richieste già "spedite" online al sistema di acquisizione; le “domande importate” sono invece le richieste trasferite dal sistema di acquisizione delle domande al sistema di gestione dello Sportello Unico.
La maggior parte dei moduli compilati sono stati fatti da persone private (83.618); seguono le associazioni e i patronati (53.269), i consulenti del lavoro (4.196) e infine i comuni (415). Il numero più alto di moduli è stato inviato da grandi città come Milano, Roma e Napoli.
Da Trento sono stati inviati 426 moduli, dei quali 383 per la “regolarizzazione” nell’ambito del lavoro domestico. Da Bolzano i moduli inviati sono stati 638 (587 per lavoro domestico).
Tornando al quadro italiano, tra le nazionalità dei lavoratori non comunitari per i quali i datori di lavoro hanno presentato domanda di “regolarizzazione”, al primo posto figurano i cittadini originari del Bangladesh con 15.770 richieste; seguono i cittadini del Marocco a quota 15.600 e dell'India con 13.286 richieste.

La “fase due” in provincia di Trento
Ricordiamo che in Trentino già da lunedì 8 ottobre è iniziato l'invio delle richieste di documentazione rivolte ai datori di lavoro che hanno presentato domanda di “regolarizzazione”. Il Servizio lavoro della Provincia autonoma di Trento (competente per la procedura in Trentino) ha già avviato da tempo quindi la fase successiva alla presentazione delle istanze.
Al datore di lavoro vengono quindi chiesti tutti i documenti necessari per portare a termine la procedura, come - fra gli altri - la prova di presenza, i redditi, l'idoneità alloggiativa, le fotocopie del passaporto del lavoratore e del documento identificativo del datore di lavoro e i versamenti contributivi.
La richiesta di documentazione arriva tramite raccomandata al datore di lavoro, che ha trenta giorni di tempo per produrre il materiale richiesto consegnandolo o inviandolo per posta al Servizio lavoro. Il datore di lavoro può chiedere per iscritto una proroga motivata dei termini per la consegna dei documenti richiesti.
La pratica, integrata con la documentazione, viene poi vagliata da un funzionario responsabile del Servizio lavoro che deve verificare i documenti allegati ma anche che vi siano i requisiti per l'accoglimento della domanda di regolarizzazione del lavoratore.
Qualora la pratica risulti completa e regolare, vengono convocati presso il Servizio lavoro il datore di lavoro e il lavoratore per la sottoscrizione del contratto di soggiorno. In quella sede il datore di lavoro può anche portare, su richiesta del Servizio lavoro, eventuali documenti ancora mancanti.
Dopo la sottoscrizione del contratto di soggiorno il lavoratore può andare al Cinformi per la richiesta del permesso di soggiorno e per procedere quindi con l'invio del kit.

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Pubblicato il: Martedì, 16 Ottobre 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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