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Il decreto sui rimpatri è legge

03/08/2011

Introduce il “rimpatrio volontario assistito” e l’allontanamento coattivo anche per i cittadini comunitari

Con 151 voti a favore, 129 contrari e nessun astenuto, l’assemblea del Senato ha approvato in via definitiva il decreto legge n. 89 del 23 giugno 2011 recante misure di recepimento delle direttive europee sulla libera circolazione dei cittadini e sul rimpatrio degli immigrati irregolari. Tra le norme contenute, è previsto per la prima volta l’allontanamento coattivo anche per i cittadini comunitari e il prolungamento da sei a diciotto mesi del trattenimento degli immigrati irregolari nei Centri di identificazione ed espulsione. Espulsione immediata, invece, con provvedimento delle autorità di polizia, viene prevista per gli stranieri considerati pericolosi per ragioni di ordine pubblico, per la sicurezza nazionale o a rischio di fuga.
Il provvedimento, inoltre, introduce il “permesso di soggiorno per motivi umanitari” ed il “rimpatrio volontario assistito” che può sostituire, in alcuni casi, il rimpatrio coatto degli immigrati clandestini. In questo caso l'immigrato può ottenere dal prefetto un termine da 7 a 30 giorni per il ritorno in patria.

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Pubblicato il: Mercoledì, 03 Agosto 2011 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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