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Il ddl sicurezza è legge

02/07/2009

Introduzione del reato di immigrazione clandestina, possibilità di trattenere gli immigrati fino a sei mesi nei centri di identificazione ed espulsione, tassa di 200 euro per la cittadinanza.

Sono alcune delle misure del ddl sulla sicurezza approvato definitivamente ieri dal Senato. Scendendo nei particolari, chi entrerà in Italia o vi soggiornerà clandestinamente commetterà un reato definito “ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato”. Non è previsto l'arresto, ma un'ammenda da 5mila a 10mila euro e l'espulsione immediata. Per avere la cittadinanza viene introdotta una tassa da 200 euro, mentre i ministeri dell'Interno e dell'Economia fisseranno la tassa sul permesso di soggiorno: la cifra sarà tra 80 e 200 euro. La permanenza nei centri di identificazione ed espulsione potrà arrivare fino a sei mesi, contro gli attuali due mesi. Tra le altre misure, chi affitterà alloggi a immigrati irregolari rischierà (in caso di ingiusto profitto) il carcere fino a tre anni. Sin qui il provvedimento diventato legge con l'approvazione definitiva in Senato. Approvazione che ha suscitato vivaci reazioni. Accanto alle dure critiche dell'opposizione, è intervenuto anche il Vaticano. “I migranti – ha affermato – hanno il diritto di bussare alle nostre porte. Basta demonizzare e criminalizzare il forestiero. L'arrivo dei migranti non è certo un pericolo. Sbagliato trincerarsi dentro le proprie mura”.

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Pubblicato il: Lunedì, 17 Agosto 2009 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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