11/10/2018
I cinque milioni di stranieri regolari producono quasi il 9% del Pil e immettono nelle casse previdenziali 11,9 miliardi di euro.
11/10/2018
I cinque milioni di stranieri regolari producono quasi il 9% del Pil e immettono nelle casse previdenziali 11,9 miliardi di euro.
I cinque milioni di stranieri regolari producono quasi il 9% del Pil e immettono nelle casse previdenziali 11,9 miliardi di euro. È quanto emerge dall’ottava edizione del Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione della Fondazione Leone Moressa. Dal 2011 al 2017, la popolazione straniera è cresciuta di 1,1 milioni, senza contare le oltre 800mila naturalizzazioni. Rispetto agli italiani, i cittadini stranieri sono più giovani ed il loro saldo naturale è positivo; per questo motivo incidono sulla spesa pubblica solo per il 2,1%.
La presenza degli stranieri, secondo l’indagine, non ha modificato solo l’aspetto demografico, ma anche quello economico. Nel 2011 gli occupati stranieri erano pari al 9%; nel 2017 hanno raggiunto quota 10,5%. Questi 2,4 milioni di occupati producono un valore aggiunto pari a 131 miliardi (8,7% del valore aggiunto nazionale). Si tratta prevalentemente di occupazione “complementare”: la maggior parte degli occupati stranieri svolge lavori poco qualificati (e quindi faticosi e poco retribuiti), mentre gli occupati italiani si collocano nelle professioni più qualificate. Non è da sottovalutare nemmeno l’apporto degli imprenditori stranieri che rappresentano il 9,2% del totale in Italia, dato in crescita negli ultimi cinque anni del 16,3%, in controtendenza con la diminuzione degli italiani (-6,4%).
Dal punto di vista fiscale, i lavoratori stranieri dichiarano 27,2 miliardi di euro (stima) e versano 3,3 miliardi di Irpef. Inoltre, il loro contributo previdenziale è pari a 11,9 miliardi di euro, risorse che contribuiscono a finanziare il sistema di protezione sociale. Redditi e imposte sono inferiori alla media italiana in quanto provengono da lavori poco qualificati. In tal senso, un aumento della mobilità sociale degli stranieri - suggerisce il rapporto della Fondazione Leone Moressa - inciderebbe in modo positivo sull’impatto fiscale italiano.