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Identificazione scolarizzazione

24/07/2008

“Il primo diritto dei bambini che vivono nei campi nomadi è il diritto all’identità per evitare che finiscano nei circuiti criminali”.

“Il primo diritto dei bambini che vivono nei campi nomadi è il diritto all’identità per evitare che finiscano nei circuiti criminali”. Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni alla Commissione bicamerale per l'Infanzia. Il ministro ha illustrato alla Commissione i propri obiettivi riguardo i bambini dei campi nomadi: prima l’identificazione poi, da settembre, i piani di scolarizzazione. Fra poco più di un mese il ministero dell'Istruzione, insieme ad Unicef Italia e alle altre associazioni impegnate nella tutela dei diritti dei minori definiranno “appositi programmi di scolarizzazione”. Maroni ha parlato anche di nuove strutture per superare il degrado dei campi nomadi abusivi. Il ministero in una nota afferma che oltre la metà degli abitanti dei campi nomadi sono bambini, ma quelli che vanno a scuola sono solo una minoranza. Dalle prime rilevazioni risulterebbe che molti di loro sono nati in Italia, ma vivono senza genitori. Sono stati affidati a qualcuno – dice la nota del Viminale –, nella migliore delle ipotesi a un parente. L’identità dei bambini – fa sapere Maroni – sarà verificata caso per caso. Il ministro ha poi ribadito la proposta di concedere la cittadinanza italiana ai bambini dei campi nomadi per i quali non è possibile risalire all'identificazione certa dei genitori.

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Pubblicato il: Lunedì, 06 Ottobre 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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