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I numeri dell'immigrazione

05/05/2014

Gli effetti delle migrazioni sul mercato del lavoro al centro di una tavola rotonda mercoledì (7/5/2014) a Trento

Di migrazioni e dell’impatto che hanno sul mercato del lavoro dell’Europa sud-orientale si parlerà alla tavola rotonda organizzata dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento e in programma mercoledì 7 maggio 2014 nell'aula Kessler di via Verdi 26 a Trento. L’incontro rientra nell’ambito del progetto Seemig (Managing Migration and its Effects in South Eastern Europe) che si propone di analizzare i flussi migratori e i loro effetti sul mercato del lavoro dall’est Europa all’Italia. L’evento coinvolgerà più di 70 esperti, provenienti da 25 istituzioni di 12 Paesi europei, tra cui enti di ricerca nazionali e locali, università e amministrazioni.
Il progetto Seemig, finanziato dal Programma dell’Unione Europea per l’Europa sud-orientale e coordinato dall’Ufficio centrale di Statistica ungherese, si pone l’obiettivo di studiare e affrontare i fenomeni migratori a lungo termine, i processi demografici e i trasferimenti di capitale sociale tra i Paesi del sud e dell’est europeo. Particolare importanza ha anche lo studio delle interazioni tra questi fenomeni, il mercato del lavoro e le economie locali e nazionali, allo scopo di sviluppare politiche coordinate per promuovere lo sviluppo socio-economico. Per realizzare questi obiettivi il progetto punta a creare nuove raccolte di dati affidabili e complete, integrando informazioni provenienti da tutti gli enti coinvolti, che servano da base per elaborare previsioni e modelli, fondamentali per mettere in campo politiche tempestive ed efficaci. La tavola rotonda organizzata all’Università di Trento si pone precisamente l’obiettivo di discutere di come raccogliere e organizzare tutte queste informazioni, sviluppando un confronto ampio e ricco tra i partecipanti al progetto Seemig e altre realtà internazionali che si occupano degli stessi fenomeni.
Uno dei temi più importanti al centro del dibattito, insieme alla raccolta dei dati, riguarda la loro pubblicazione, con la particolare preoccupazione di renderli facilmente comprensibili a chi deve proporre e sviluppare le politiche necessarie ad affrontare i fenomeni migratori. Con la diffusione dell’informatica e di internet – affermano gli organizzatori – si è progressivamente passati da un’organizzazione basata essenzialmente sulla pubblicazione di rapporti e volumi contenenti tavole di dati cartacee alla predisposizione di data warehouse per la diffusione dei dati web. Questa innovazione – aggiungono gli organizzatori – se sfruttata correttamente, consente di effettuare paragoni estesi, isolando di volta in volta i Paesi e i fenomeni che interessano, filtrando i dati secondo le proprie esigenze e non dovendo confidare nel fatto che i rapporti contengano precisamente le tabelle che interessano. Inoltre, i database web permettono di integrare raccolte di dati locali, nazionali e transnazionali, riducendo incongruenze e mancanze e offrendo un quadro completo e più utile.

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Pubblicato il: Lunedì, 05 Maggio 2014 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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