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Gli stranieri e la casa, la fotografia del mercato

09/09/2021

Ecco l’analisi dell’“Osservatorio immigrati e casa” di Scenari Immobiliari

Nel biennio 2018-2019, periodo pre-pandemia, le compravendite residenziali da parte di stranieri sono state 106mila, con un fatturato complessivo di 9,3 miliardi di euro. I protagonisti assoluti degli acquisti sono stati lavoratori immigrati di lunga residenza, con alle spalle almeno una decina d’anni di soggiorno in Italia e una situazione lavorativa stabile già da qualche anno. Per il 2020-2021, a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, si stima un totale di 56mila compravendite immobiliari da parte degli stranieri, in calo di quasi la metà rispetto al biennio precedente.
I dati emergono dall’"Osservatorio Immigrati e casa" realizzato da Scenari Immobiliari.
"Se nel 2020 - afferma Scenari Immobiliari - l’incidenza delle compravendite di cittadini immigrati sul totale delle compravendite è calata al minimo storico del 4,8 per cento, per il 2021 si stima una ripresa degli acquisti da parte di immigrati con 30mila compravendite, (+15,4 per cento rispetto al 2020) associata a un fatturato di 2,5 miliardi di euro (+13,6 per cento rispetto al 2020). Rimangono, tuttavia, le difficoltà di accesso al mutuo: gli stranieri raramente hanno il cinquanta per cento del prezzo in contanti necessario per l'acquisto. Inoltre, non sempre ci sono sufficienti garanzie per il pagamento del mutuo, anche se, nella realtà, è spesso il nucleo familiare che aiuta chi ha sottoscritto il prestito. Per il 2022, fermo restando la ripresa economica sostenuta dal recovery fund e un’epidemia sotto controllo, le previsioni sono positive, verso un recupero del livello delle compravendite pre-pandemia."

Quali case comprano i cittadini stranieri
La superficie media acquistata, a livello nazionale, è stabile attorno ai 55metri quadri nel 2020.
Nei capoluoghi gli immigrati si spostavano generalmente dalle zone ad alta densità di stranieri per comprare in quartieri abitati da italiani; questa tendenza si è bloccata. L’acquisto localizzato fuori dalla città è passato dal 50 per cento del 2019 al 56,2 per cento nel 2020, e si stima ancora in crescita per il 2021 (57 per cento). Dati che indicano – secondo i ricercatori – un peggioramento delle possibilità di acquisto degli immigrati dovuto alla crisi economica innescata dalla pandemia.
Gli acquisti di stranieri si distribuiscono prevalentemente al nord con il 77 per cento, al centro con il 19 per cento, al sud e nelle isole con il 4 per cento.

Affitto o acquisto
Secondo l’analisi di Scenari Immobiliari sulla condizione abitativa degli immigrati, nel 2020 il 64 per cento vive in affitto, mentre il 7,4 per cento abita presso il luogo di lavoro e il 7,6 per cento alloggia presso parenti o altri connazionali, mentre il 21 per cento vive in una casa di proprietà.
Sul fronte degli acquisti, nel 2021 continua la tendenza del precedente anno, con un aumento della componente dell’Europa dell’est che passa dal 68 per cento al 70 per cento, il cui ruolo chiave sul mercato degli acquisti è sostenuto – secondo Scenari Immobiliari – dalla crescente integrazione di queste nazionalità. In calo o stabili gli stranieri provenienti dagli altri paesi. In calo gli acquirenti di nazionalità cinese e indiana, rispettivamente al 9,5 per cento e al 10,4 per cento.

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Pubblicato il: Giovedì, 09 Settembre 2021

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