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Gestione flussi migratori per lavoro

11/04/2012

Appositi uffici nei Paesi d'origine favoriranno l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in Italia

Costituire appositi uffici di coordinamento locali denominati “UCL” nei Paesi di origine dei principali flussi migratori in Italia. Questo l’obiettivo di un recente Protocollo d'intesa siglato dal ministero degli Affari esteri e dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Gli uffici verranno istituiti presso alcune ambasciate per facilitare il funzionamento degli accordi bilaterali sottoscritti dall'Italia in materia di migrazioni per motivi di lavoro. L’intenzione è dunque quella di facilitare l'implementazione degli accordi “di nuova generazione” che il ministero del Lavoro sta concludendo con i Paesi di origine dei principali flussi migratori verso l'Italia. Finora gli accordi sono stati sottoscritti con Egitto, Albania, Moldova e Sri Lanka e sono già stati finalizzati con altri cinque Paesi: Bangladesh, Ghana, Marocco, Tunisia e Perù. Sono inoltre in programma accordi con India, Cina, Ecuador, Filippine ed Ucraina.
Gli uffici di coordinamento locali avranno il compito, tra l’altro, di interagire con le autorità competenti ed i servizi per l'impiego locali per favorire l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro in Italia. Tali uffici dovranno anche facilitare la realizzazione di programmi di formazione pre-partenza in accordo con le autorità e le strutture formative locali, nonché fornire assistenza tecnica alle controparti finalizzata alla creazione di liste di candidati a lavorare in Italia sulla base dei fabbisogni del mercato italiano e dei criteri indicati dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

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Pubblicato il: Mercoledì, 11 Aprile 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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