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Economia dell'immigrazione

02/04/2012

Secondo lo studio il contributo delle persone immigrate rappresenta un valore aggiunto per il nordest italiano

Nel nordest italiano si registrano oltre 93mila imprenditori di origine straniera, il 9,6% del totale e quasi 100mila imprese con partecipazione e proprietà in gran parte di persone immigrate. Le imprese condotte da stranieri concorrono alla produzione del 6,4% del Pil complessivo dell’area, per un ammontare di 19 miliardi di euro. Il maggior contributo è fornito dalle imprese degli immigrati che operano nel comparto delle costruzioni. Seguono commercio, manifattura e servizi alle persone. I dati sono evidenziati dal rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione realizzato dalla Fondazione Leone Moressa e patrocinato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni e dal ministero degli Affari esteri.
Il rapporto rileva anche che i dipendenti stranieri che lavorano nel nordest italiano hanno una retribuzione mensile di poco superiore ai 1000 euro, inferiore di 255 euro rispetto ai colleghi italiani.
“Questo rapporto – è stato detto alla presentazione dello studio – fornisce un contributo importante e accende i riflettori su quella maggioranza silenziosa di immigrati che contribuisce in modo rilevante al buon funzionamento del Paese, della sua economia e dei suoi servizi. Senza immigrati l’intero sistema economico italiano andrebbe incontro a gravi difficoltà: una realtà frequentemente trascurata dai mezzi di informazione e di conseguenza spesso anche ignorata da parte dell’opinione pubblica. Una realtà ancora più presente nel nordest, dove la presenza di immigrati lavoratori è particolarmente alta e dove i livelli di integrazione sono tra i più elevati del Paese”.

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Pubblicato il: Martedì, 03 Aprile 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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