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“È il momento per una politica europea di gestione della migrazione”

15/09/2021

La Presidente della Commissione Europea ha tenuto a Strasburgo il Discorso sullo stato dell'Unione 2021

“Finché noi non troviamo un terreno comune su come gestire la migrazione, i nostri avversari continueranno ad approfittarne. Nel frattempo, i trafficanti di esseri umani continuano a sfruttare le persone lungo rotte letali che attraversano il Mediterraneo. Questi eventi dimostrano che ogni paese ha interesse a costruire un sistema europeo della migrazione.”
Lo ha detto la Presidente della Commissione Europea nel Discorso sullo stato dell'Unione 2021 tenuto il 15 settembre a Strasburgo.
“Il nuovo patto sulla migrazione e l'asilo – ha aggiunto – ci mette a disposizione tutto ciò di cui abbiamo bisogno per gestire i diversi tipi di situazione che dobbiamo affrontare. È un sistema equilibrato e umano che funziona per tutti gli Stati membri, in ogni circostanza. Sappiamo di poter trovare un terreno comune. Eppure, nell'anno trascorso da quando la Commissione ha presentato il patto, i progressi sono stati lenti e faticosi.”
“Penso – ha detto poi la presidente – che sia giunto il momento per una politica europea di gestione della migrazione. Quindi vi esorto ad accelerare il processo, in quest'aula e negli Stati membri. In fin dei conti si tratta di una questione di fiducia. Fiducia tra gli Stati membri. Fiducia degli europei nel fatto che la migrazione può essere gestita. Fiducia nel fatto che l'Europa sarà sempre all'altezza del suo dovere costante nei confronti delle persone più vulnerabili e bisognose.”
“Se interpellata – ha concluso la presidente – la maggior parte degli europei sarebbe d'accordo che dobbiamo reprimere la migrazione irregolare, ma anche offrire un rifugio a chi è costretto a fuggire dal proprio paese; dobbiamo rimpatriare coloro che non hanno il diritto di soggiornare qui, ma accogliere coloro che immigrano legalmente e offrono un contributo così vitale alla nostra società e alla nostra economia.”

Afghanistan
La presidente della Commissione UE ha parlato anche della questione Afghanistan. “Tengo a sottolineare - ha detto - che siamo a fianco del popolo afghano: donne e bambini, procuratori, giornalisti e difensori dei diritti umani. Il mio pensiero va in particolare alle donne giudice che al momento devono nascondersi dagli uomini che avevano incarcerato: donne che si trovano a rischio per aver dato il loro contributo alla giustizia e allo Stato di diritto. È nostro dovere sostenerle e coordinare i nostri sforzi con gli Stati membri per metterle in sicurezza.
Dobbiamo inoltre continuare a sostenere tutti gli afghani che si trovano nel loro paese e nei paesi vicini. Dobbiamo fare tutto il possibile per scongiurare il rischio reale di una grave carestia e di una catastrofe umanitaria. Faremo la nostra parte. Aumenteremo gli aiuti umanitari per gli afghani di 100 milioni di euro. Questa misura farà parte di un nuovo e più ampio pacchetto di sostegno al popolo afghano, ideato per riunire tutti i nostri sforzi, che presenteremo nelle prossime settimane.”

Leggi il Discorso sullo stato dell'Unione 2021

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Pubblicato il: Mercoledì, 15 Settembre 2021

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