Vai menu di sezione

Donne migranti e discriminazioni sul lavoro

08/03/2024

Analisi della Fondazione ISMU in occasione dell’8 marzo

In occasione della Giornata internazionale della donna, la Fondazione ISMU - Iniziative e Studi sulla Multietnicità di Milano, in collaborazione con Fondazione Cariplo, analizza la condizione lavorativa e le condizioni di discriminazione delle donne con cittadinanza non italiana e background migratorio in Italia.
I dati dell’European Institute for Gender Equality EIGE collocano infatti l’Italia al tredicesimo posto tra i Paesi europei, con 68,2 punti su 100 del Gender Equality Index nel periodo 2021-2022. Il punteggio italiano si trova al di sotto della media europea, che corrisponde a 70,2 punti e il principale ambito in cui si rileva discriminazione di genere è proprio quello lavorativo.
Anche gli operatori del sistema di orientamento al lavoro e selezione del personale – prosegue ISMU – non sono immuni dagli stereotipi consci ed inconsci che culturalmente si sono stratificati nei confronti delle donne, come ad esempio ritenere che abbiano minori competenze linguistiche, che siano meno disponibili a svolgere determinati lavori in funzione della loro religione (in particolare nei confronti delle donne di religione musulmana), o ancora che non siano in grado di svolgere lavori più qualificati.

Nota della Fondazione ISMU

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Venerdì, 08 Marzo 2024

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto