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Discriminazione sui luoghi di lavoro

15/10/2012

I governi dei Paesi del Consiglio d’Europa devono lanciare piani nazionali per prevenire la discriminazione

La Commissione contro il razzismo del Consiglio d’Europa, l'Ecri, ha pubblicato nei giorni scorsi le raccomandazioni con le quali richiama i 47 Paesi del Consiglio a fermare il razzismo e la discriminazione nel luogo di lavoro. “Persecuzione, molestie e segregazione sono ancora presenti in Europa - afferma l'Ecri - con alcuni lavoratori che sono sottoposti a discriminazione multipla su aspetti differenti allo stesso tempo, come ad esempio razza, genere o religione. I governi quindi devono lanciare piani nazionali per promuovere equità e prevenire la discriminazione nel lavoro, sia nel settore pubblico che privato”.
Secondo la commissione, i governi dovrebbero adottare degli incentivi per incoraggiare i datori di lavoro a combattere le discriminazioni sul posto di lavoro. Si tratta ad esempio di riduzioni fiscali o assicurative per datori di lavoro con personale di varie culture, fondi per la formazione, riconoscimenti con premi o certificati.
“Eliminare la discriminazione razziale e provvedere alla parità nell’accesso al lavoro e nell’avanzamento di carriera può portare alla creazione di un tipo di forza lavoro differente che offra un illimitato bacino di talenti”, sostiene l'Ecri. “Un ambiente di lavoro inclusivo - aggiunge la Commissione - che promuova la diversità porta benefici ai datori di lavoro, agli impiegati e all’intera società”.

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Pubblicato il: Lunedì, 15 Ottobre 2012 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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