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"Decreto sicurezza", sì del Senato

25/06/2008

Con 166 voti favorevoli, 123 contrari e un astenuto il Senato ha licenziato per la Camera il decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92

Con 166 voti favorevoli, 123 contrari e un astenuto il Senato ha licenziato per la Camera il decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, recante "misure urgenti in materia di sicurezza pubblica" (ddl 692; scadenza il 25 luglio 2008). Il Senato ha quindi approvato la conversione in legge del decreto-legge già entrato in vigore e contenente le misure sulla sicurezza approvate dal Consiglio dei ministri. Il decreto era stato pubblicato lunedì 26 maggio sulla Gazzetta ufficiale ed era entrato in vigore il giorno successivo. Il documento deve però essere convertito definitivamente in legge entro 60 giorni dal Parlamento. Tra i provvedimenti previsti dal decreto ricordiamo la reclusione da 6 mesi a 3 anni per chi affitta a immigrati clandestini o irregolari e la possibilità di espulsione e di allontanamento del cittadino straniero o comunitario su ordine del Giudice nei casi di condanna superiore a due anni. Tra le modifiche più rilevanti apportate dal Senato, l'articolo aggiuntivo all'articolo 7 proposto dal Governo che prevede la possibilità di adottare un piano, valido sei mesi e rinnovabile una sola volta, per l'impiego in compiti di ordine pubblico di un contingente delle forze armate non superiore a 3000 unità da adibire a servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili, nonché di perlustrazione e pattuglia congiuntamente alle forze di polizia. All'articolo 10 sono state approvate con un largo consenso misure che ampliano i poteri della magistratura in materia di attacco ai patrimoni mafiosi. E' stato inoltre introdotto un articolo che esclude il gratuito patrocinio per gli imputati per reati di mafia, già condannati in primo grado.

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Pubblicato il: Lunedì, 18 Agosto 2008 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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