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Decreto flussi 2020: consentiti 30.850 ingressi di lavoratori non comunitari

12/10/2020

Previste quote anche per autotrasporto ed edilizia; date scaglionate per l'invio delle domande e istanze tramite SPID

È di 30.850 la quota massima dei lavoratori non comunitari subordinati, stagionali e non stagionali e dei lavoratori autonomi che potranno fare ingresso in Italia quest’anno. Lo prevede il decreto flussi 2020 , pubblicato il 12 ottobre 2020 in Gazzetta Ufficiale.
Ecco in dettaglio cosa prevede il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 luglio 2020.

12.850 ingressi per lavoro subordinato non stagionale, autonomo e conversioni
Nell'ambito di questa quota sono riservati 6.000 ingressi per motivi di lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e turistico-alberghiero di cittadini di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina e dei Paesi che nel corso dell’anno 2020 dovessero stipulare accordi di cooperazione in materia migratoria.
Le quote rimanenti sono ripartite tra ingressi di cittadini non comunitari che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei Paesi di origine, ingressi di lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela e ingressi di cittadini non comunitari per lavoro autonomo, nonché tra conversioni dei permessi di soggiorno già detenuti ad altro titolo in permessi di soggiorno per lavoro subordinato e per lavoro autonomo.
Le relative istanze possono essere inviate a partire dalle ore 9 del 22 ottobre 2020.

18.000 quote per lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero
Riguardano ingressi di cittadini non comunitari per lavoro subordinato stagionale di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
Nell’ambito di questa quota, a titolo di sperimentazione, sono riservate 6.000 unità ai lavoratori degli stessi Paesi le istanze dei quali saranno presentate, in nome e per conto dei datori di lavoro, dalle seguenti organizzazioni: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle cooperative (comprende Lega cooperative e Confcooperative).
Le quote verranno ripartite tra le regioni e le province autonome, a cura del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Le istanze possono essere inviate dalle ore 9 del 27 ottobre 2020.

Precompilazione dei moduli di domanda e scadenza del termine di invio
Dalle ore 9 del 13 ottobre 2020 sarà disponibile l’applicativo per la pre-compilazione dei moduli di domanda, attraverso la procedura informatica dedicata sul sito https://nullaostalavoro.dlci.interno.it, al quale si accede solo con credenziali SPID.
Le istanze possono essere presentate fino al 31 dicembre 2020.
Gli utenti sono invitati ad autenticarsi preventivamente sul sito della procedura.

Il Decreto in Gazzetta Ufficiale

Procedura di presentazione della domanda

Help Desk

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Pubblicato il: Lunedì, 12 Ottobre 2020 - Ultima modifica: Venerdì, 30 Ottobre 2020

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