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Ddl Amato - Ferrero, si del governo

24/04/2007

Il Consiglio dei ministri ha approvato nella seduta di questa mattina il disegno di legge delega sull’immigrazione. Il ddl delega è stato...

Il Consiglio dei ministri ha approvato nella seduta di questa mattina il disegno di legge delega sull’immigrazione. Il ddl delega è stato predisposto dai ministri dell’Interno Giuliano Amato e della Solidarietà sociale Paolo Ferrero. Si prevedono tempi lunghi per l'introduzione delle nuove proposte, fra approvazione al Parlamento della legge delega ed emanazione successiva del decreto legislativo.

Le novità previste dal ddl delega Amato-Ferrero Tra le principali novità del ddl delega approvato oggi dal Governo, c’è la programmazione triennale delle quote, con possibilità di un loro adeguamento annuale per far fronte alle nuove esigenze del mercato del lavoro. La quota stabilita per lavoro subordinato domestico e d’assistenza alla persona potrà esser superata in presenza di un numero di richieste di nulla osta superiori alla quota stessa. Dunque per l’assunzione di colf e badanti verrà superato il numero chiuso delle quote fissato anno per anno. Via libera, poi, agli ingressi fuori quota anche di manager, professori universitari, artisti e lavoratori specializzati. Torna lo sponsor, introdotto dalla legge Turco-Napolitano e che potrà essere istituzionale o privato; previsto anche l’auto-sponsor e cioè lo stesso immigrato che garantisce per se stesso, purché in possesso di risorse finanziarie adeguate al periodo di permanenza sul territorio nazionale. Verranno istituite liste di collocamento all’estero, alle quali potranno iscriversi gli aspiranti immigrati in Italia. Infine, sarà estesa ad un anno la durata dei permessi di soggiorno per attesa occupazione nel caso in cui lo straniero perda il lavoro. Le procedure di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno saranno adeguate alle esigenze del mondo del lavoro tramite una semplificazione che interesserà anche le procedure per il rilascio del visto. Sarà abolito il contratto di soggiorno. Viene inoltre riconosciuto l’elettorato attivo e passivo per le elezioni amministrative a favore dei soggiornanti di lungo periodo. Dunque il diritto di voto verrà riconosciuto agli immigrati con permesso di soggiorno CE residenti in Italia da almeno cinque anni, secondo la Convenzione di Strasburgo del '92. Una maggiore attenzione verrà riservata ai minori stranieri non accompagnati, anche con l'apertura di un apposito Fondo nazionale di accoglienza e tutela.

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Pubblicato il: Lunedì, 03 Settembre 2007 - Ultima modifica: Mercoledì, 27 Giugno 2018

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